Beni per 40 milioni di euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza di Catania all’imprenditore Emanuele Lele Greco (Leggi l’approfondimento di MeridioNews) che, secondo l’accusa, «tramite l’appoggio delle famiglie mafiose gelesi riconducibili a Cosa nostra» sarebbe «riuscito a imporsi nel mercato degli imballaggi di cartone». Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia e su indagini del Gico del nucleo di polizia economica finanziaria delle fiamme gialle etnee.
Greco, ricostruisce la procura di Catania, è stato condannato in via definitiva per sequestro di persona, estorsione, furto, porto e detenzione di armi. Arrestato nel 2019 nell’ambito dell’operazione Ghost Trash, è stato rinviato a giudizio per «avere fatto parte di Cosa nostra e, in particolare, del clan Rinzivillo, operante a Ragusa e Caltanissetta».
Sigilli sono stati posti dalla guardia di finanza di Catania a sette società e imprese individuali del Ragusano operanti nel settore dell’ortofrutta e del packaging; a 18 fabbricati, tra unità abitative e capannoni, a 16 appezzamenti di terreno in provincia di Ragusa; a un’autovettura e un motociclo.
Una frana, causata dalle intense piogge, ha interrotto il transito lungo la strada provinciale 27…
Una donna di 75 anni è stata trovata morta in casa a Palermo in un appartamento in…
Mario Giovanni Spina, 46 anni. L'uomo deceduto, come riportato da Prima Tv, nella giornata di…
E se i Bronzi di Riace avessero anche dei legami con la Sicilia? L'ipotesi non…
Sparatoria a Catania. Nella prima serata di oggi nel quartiere Pigno - nella zona di…
Altro incidente sulla tangenziale di Catania. Dopo quello di ieri sera - che ha causato…