«L’assessore al momento della nomina era a conoscenza dei fatti circa la posizione giudiziaria del dottor Ferlito?» La richiesta è contenuta in un’interpellanza depositata all’Ars dal deputato regionale Claudio Fava. L’atto riguarda la recente nomina – fatta da Manlio Messina – di Luca Ferlito a presidente della commissione esaminatrice per l’abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci alpino. Organo che sarà chiamato a partire dal prossimo autunno a valutare i quasi 130 candidati che, da tutta Italia, hanno presentato l’istanza per partecipare al concorso che, nell’isola, mancava da due anni.
La scelta di Ferlito è stata ufficializzata il 17 giugno con un decreto dell’assessore al Turismo. Insieme a lui sono stati designati anche gli altri componenti della commissione: gli istruttori nazionali Cristian Castellano, Matteo Nana ed Elena Tagliabue; e i maestri del Collegio regionale Sicilia Giacomo Perni, Giuseppe Selvaggi e Marco Puleo. Al centro dell’interpellanza del presidente della commissione regionale Antimafia c’è il riferimento al processo Aetna, sugli affari gestiti dall’imprenditore Francesco Russo Morosoli, che vede tra gli imputati lo stesso Ferlito. Vicenda che, a dicembre, portò quest’ultimo a dimettersi dal ruolo di commissario del parco dei Nebrodi, dove era stato mandato da Nello Musumeci in sostituzione di Giuseppe Antoci. La nuova nomina, secondo Fava, ripropone una questione di opportunità a maggior ragione perché legata, si legge nel testo dell’interpellanza, a un «settore fortemente legato all’attività turistica nell’area dell’Etna».
Il deputato fa poi riferimento al passaggio del decreto dell’assessore Messina in cui si citano le indicazioni alle nomine date dal Collegio regionale dei maestri di sci e chiede quale sia stato il parere dell’organo sul nome di Ferlito. «Quella del presidente della commissione è una figura di garante, non si esprime da un punto di vista tecnico sui candidati – spiega il presidente del Collegio Sebastiano Fontanarosa a MeridioNews -. In tal senso, va intesa come una nomina strettamente istituzionale, su cui noi non siamo chiamati a esprimerci». Fontanarosa si tira fuori dalla polemica politica – «non entro in merito alle vicende giudiziarie, ho avuto modo di conoscere Ferlito ed è persona stimabile» – ma sottolinea che le indicazioni fornite al governo «riguardano esclusivamente la rosa da cui scegliere i componenti della commissione nella parte riguardante istruttori nazionali e Collegio».
Il concorso per maestro di sci dovrebbe partire a novembre. Dopo le prime due prove tecniche selettive, si terrà il corso della durata di novanta giorni. «Siamo pronti a organizzarlo bene e fare sì che anche questa edizione riscuota un ampio successo», conclude Fontanarosa. D’altra parte di tempo sulla carta ce n’è a sufficienza, a meno che i rilievi di Fava, come suggerito dallo stesso deputato, non portino il governo Musumeci a rivedere la decisione.
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