Ma per la Lukoil la Sicilia potrebbe diventare una grande piattaforma commerciale

OVVIAMENTE, PER VENDERE BENZINA E GASOLIO RAFFINATO IN RUSSIA. NELLA NOSTRA ISOLA SI PERDEREBBERO POSTI DI LAVORO. MA NE GUADAGNEREBBE LA SALUBRITA’ DELL’AMBIENTE

Nel 2013 quando russi della Lukoil hanno completato l’acquisto delle raffinerie della Erg, nell’area industriale di Siracusa, gli accordi sembravano riguardare la raffinazione del petrolio greggio in Sicilia.

In effetti – raccontano in bene informati – in un primo momento i russi hanno utilizzato gli impianti per raffinare il greggio che veniva acquistato dall’Arabia Saudita.

Poi – stando sempre a informazioni che abbiamo raccolto nell’area industriale di Siracusa – i russi della Lukoil hanno raffinato greggio proveniente dalla stessa Russia.

Da qualche tempo, però, sembra che dalla Russia arrivino navi cariche di benzine e gasolio già raffinate. I russi, insomma, sembrano interessati alla Sicilia vista come piattaforma commerciale per vendere i propri prodotti petroliferi già raffinati nel nostro Paese.

La notizia – ammesso che quanto ci hanno raccontato sia vero al centro per cento – potrebbe essere un po’ agro-dolce.

L’agro sarebbe rappresentato dalla perdita di occupazione: perché il definitivo smantellamento delle raffinerie ex Erg farebbe perdere posti di lavoro.

Però, volendo, c’è anche il dolce, rappresentato dal fatto che una raffineria di petrolio grezzo, piaccia o no, inquina l’ambiente: e la Sicilia conosce molto bene – e da decenni – che cosa sia l’inquinamento prodotto dalle raffinerie.

Un altro elemento da valutare è il ruolo della Lukoil vista come società che punta a commercializzare nel nostro Paese benzine e gasolio raffinati in Russia. Chissà, magari potrebbe essere la volta buona per spezzare il ‘cartello’ che, da sempre, dà luogo, in Italia, a un fenomeno piuttosto strano (o quasi…): i prezzi della benzina e del gasolio al dettaglio che aumentano sempre, a ritmo continuo, anche quando il costo del petrolio grezzo diminuisce!

Fanno riflettere, ad esempio, gli impianti di distribuzione al dettaglio di benzina e gasolio aperti dalla Lukoil a Siracusa e a Ragusa da due anni a questa parte.

Insomma, lo scenario al quale eravamo abituati in Sicilia con le raffinerie sta cambiando. C’è la vicenda Eni di Gela, che raccontiamo in questa parte del giornale. E ci sono anche novità dalle parti di Siracusa.

Raffinerie Eni: a Gela monta la protesta. Ma i piani della società sono altri

Redazione

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