Ma Messina non è un binario morto!

da Fabio Cannizzaro,
segretario del Fronte nazionale siciliano di Messina
riceviamo e volentieri pubblichiamo

La Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” ribadisce la propria solidarietà agli 800 lavoratori dei treni notte, tra i quali gli 85 della Servirail di Messina in lotta per riavere il proprio lavoro e considera la VERTENZA SERVIRAIL l’esempio di quanto importante sia per la Sicilia ed i Siciliani il DIRITTO AL LAVORO, ALLA PRODUTTIVITÀ E ALLA PIENA OCCUPAZIONE. IN MANCANZA URGONO AMMORTIZZATORI SOCIALI ADEGUATI ALLA BISOGNA.
Ci sembra pertanto più che giusto che il prossimo sabato 21 gennaio, si tenga a Messina, nella nostra amata Messina, Città Siciliana una manifestazione promossa dal Comitato “MOBILITIAMO MESSINA”.
Il Comitato è frutto e sintesi eterogenea di un nugolo di forze sociali che denunciano e additano “l’immobilismo colpevole dei rappresentanti delle istituzioni locali che, per interessi di partito o personalissimi, hanno lasciato che il nostro territorio venisse penalizzato senza mai adottare iniziative significative di protesta o di lotta parlamentare”.
MEGLIO TARDI CHE MAI!
Siamo così convinti dell’importanza e della necessità di una siffatta mobilitazione che temporeggeremo sul fatto evidente che, a scorrere il parterre degli aderenti ed animatori del comitato, si riscontrano gruppi e organizzazioni che pure hanno qualche responsabilità in merito. Ben fa il Comitato, dunque, ad esigere e rivendicare, tramite una mobilitazione dei messinesi, il diritto alla mobilità generalmente, globalmente intesa esigendo di cambiare la rotta per ciò che riguarda i collegamenti tra la Sicilia, il “continente” italiano e, aggiungiamo Noi, … il Mondo.
Ciò che taluni anche di costoro non vogliono, non possono dire è che lo stato disastroso in cui versano attualmente i collegamenti messinesi e siciliani, la condizione in cui si ritrovano i lavoratori di Servirail e di altre aziende, tutto è risultante, frutto composito di un atteggiamento, una propensione generale profondamente intrisa di antisicilianità che molti, troppi hanno condiviso.
Anche taluni di quelli che oggi protestano sono, infatti, in parte, gli stessi o aderiscono a quelle organizzazioni sindacali, politiche, economiche che questo andazzo o hanno sostenuto o anche solo tollerato con il loro silenzio che si fa, come sempre, quando protratto, acquiescenza.
Oggi Noi Indipendentisti Messinesi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” prendiamo atto dell’annunciato mutamento intercorso nelle prassi di molte di queste organizzazioni e invitiamo queste, i loro dirigenti e rappresentanti ad essere coerenti e conseguenti con quanto adesso sostengono ed affermano.
MOBILITARE MESSINA ha senso solo se significa RIPENSARE IL RUOLO DELLA NOSTRA CITTÀ, LE SUE PRIORITÀ!
Il lavoro di li TRAVAGGHIATURI della Servirail di Messina e delle altre aziende si difende, tutela e salva solo se si ha un progetto chiaro riguardo il presente ed il futuro dei collegamenti e del ruolo di Messina, Città siciliana.
Dobbiamo, dunque, dire che se realmente si è conseguenti a quanto sostenuto dai rappresentanti del cartello di “MOBILITIAMO MESSINA” il ripristino dei treni e la ricollocazione dei lavoratori ex Servirail e delle altre aziende come, ad esempio, Ferrotel, può essere non solo un atto, pur utilissimo e necessario, di giustizia sociale ma più e meglio frutto di una organica prospettiva che, RIFUGGENDO IPOTESI COME QUELLA DEL PONTE SULLO STRETTO (con l’occasione ribadiamo il nostro NO al Ponte), riporti al centro della riflessione Messina e dei collegamenti concretamente al servizio della Comunità come appunto storicamente sono quelli ferroviari per Messina e tutta la nostra Isola.
La “battaglia” per il ripristino dei treni, la difesa dei posti di lavoro sono il collante immediato, ma l’obiettivo può e deve essere ben più ambizioso, rianimare e rilanciare il ruolo di Messina, Città Siciliana, Regina dei Due Mari, Capoluogo Siciliano sotto attacco attraverso una serie di “proposte” come appunto quella del PONTE-IATTURA o l’altra similmente dissennata di creare un’antistorica, burocratizzata REGIONICCHIA SICULO-CALABRA DELLO STRETTO.
La Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” considera positivamente l’iniziativa prevista per il prossimo sabato 21 gennaio dal titolo “Messina non è un binario morto: ridateci i treni, il lavoro, lo sviluppo” (e traghetti moderni N.d.R.) e auspica che questa protesta opererà nella prospettiva di liberare il campo da queste fumose, dispendiose quanto irragionevoli CHIMERE.
Speriamo che i diversi termini riguardanti il futuro di Messina possano essere esaminati e divenire così patrimonio di tutti i messinesi e siciliani.
Solo così potremo aiutare, tutti insieme, gli operatori, i lavoratori (i veri travagghiaturi …), licenziati negli ultimi anni da Trenitalia, e offrire un futuro a loro, alle loro famiglie, alla città di Messina e all’intera Sicilia.

 

Redazione

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