L’orribile bilancio di morte in Siria

SECONDO IL, CRITICATO, SOHR CI SONO STATE OLTRE 130.000 VITTIME ACCERTATE,TRA LE QUALI 7.014 BAMBINI E 6.965 DONNE, FINO A TUTTO IL 2013. MA A COSA SERVONO LE CIFRE? LE FOTO QUI PUBBLICATE (E SCONSIGLIATE A CHI NE E’ SENSIBILE) PARLANO DA SOLE: ORRORE DA FERMARE SENZA FARE ALTRE GUERRE

di Gabriele Bonafede

Sono più di 130.000 le vittime accertate nella guerra civile siriana dal 18 Marzo 2011 a tutto il 2013. Lo afferma il Syrian Observatory for Human Rights (SOHR) in una nota dell’1 Gennaio2014 che traduciamo integralmente dall’inglese:

Foto tratta da www.focusyria.org

“L’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani ha documentato 130.433 vittime dall’inizio della rivolta siriana il 18 Marzo 2011, con il primo contestatore ucciso a Der’a, fino al 30 Dicembre 2013.

I morti includono:

46.266 civili (tra cui 7.014 bambini e 6.965 donne)

19.937 combattenti ribelli

2.233 soldati e ufficiali dell’esercito regolare passati nel campo dei ribelli

6.913 ISIS e al-Nusra combattenti, dei quali la grande maggioranza non-siriani. Alcuni ancora da identificare nel nome

32.013 Soldati dell’esercito regolare

2.794 Vittime non identificate (documentate con immagini)

19,729 Combattenti del Popular Committees, delle National Defence Forces, Shabiha, e informatory pro regime

262 Combattenti libanesi Hezbollah.

286 Miliziani sciiti non-siriani pro-regime.”

Foto tratta da www.businessweek.com

“Il bilancio di qui sopra riportato – prosegue il comunicato del Syrian Observatory for Human Rights – non include i più di 17.000 detenuti  e persone scomparse nelle prigioni del regime, e più di 6.000 soldati regolari e militanti pro-regime imprigionati dai ribelli e l’ISIS. Non include nemmeno i civili sequestrati. Stimiamo che ci siano inoltre più di 50.000 vittime tra soldati regolari, combattenti ribelli e combattenti non-siriani, che non siamo in grado di documentare perché ambedue i campi sono poco propensi a fornire cifre riguardanti le perdite umane in combattimento.”

L’SOHR conclude il comunicato con un appello:

Foto tratta da www.the guardian.co.uk

“L’SOHR chiede che tutte le organizzazioni internazionali prendano la propria responsabilità per portare i crimini di guerra perpetrati in Siria di fronte al Tribunale Internazionale, così da perseguire per i loro crimini contro il popolo siriano,  tutti i responsabili, i finanziatori  e coloro che causano e continuano la guerra. Noi all’Osservatorio Siriano rinnoviamo ancora una volta l’appello al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, a procedere con tutti i mezzi possibili per porre fine al conflitto in Siria e fornire aiuto al popolo siriano per una transizione a uno Stato di democrazia fondato sui principi di libertà, giustizia sociale ed uguaglianza che preservi i diritti di tutti i siriani. Piuttosto che concentrarsi semplicemente nella distruzione delle armi chimiche, visto che decine di migliaia di siriani continuano ad essere uccisi, feriti e deportati con l’uso di armi convenzionali .”

Siria, bambini e militari. Foto tratta da da www.beforeitsnews.com

Va detto che il conteggio delle vittime in Siria non è più considerato credibile dalle Nazioni Unite, come comunicato alla stampa italiana e internazionale qualche giorno fa. Tra le fonti esistenti, tutte con ovvie difficoltà nel conteggiare le vittime e nel classificarle, l’SOHR è considerata la fonte che ne riporta il numero maggiore, stimato dall’ONU in più di 100.000 comunque.

In ogni caso, anche l’SOHR conteggia il numero di morti dirette, tralasciando le vittime indirette della guerra tra le quali ci sono i siriani costretti a viaggiare in condizioni spaventose per sfuggire alla guerra, compresi coloro i quali sono morti nel tentativo di raggiungere Lampedusa, come tristemente sappiamo. Non sono conteggiati nemmeno coloro i quali sono deceduti in seguito a malattie, epidemie, malnutrizione, mancanza di medicinali, povertà diffusa e condizioni di vita miserrime da rifugiati.

Foto tratta da www. beforeitsnew.com

A nostro modo di vedere, dunque, il numero di oltre 130.433 vittime a tutto il 2013 stimato dall’SOHR è, purtroppo,  sottodimensionato, ancorché considerato come  “limite superiore” delle varie stime ufficiali. Va anche detto che l’SOHR è stato in passato criticato perché opposto al regime siriano ufficiale. Critica che ha poco senso dal punto di vista dei diritti umani.

Foto tratta da www.a-w-i-p.com

Il punto, ovviamente, non è il conteggio né le metodologie utilizzate. La “guerra delle cifre” è semplicemente ridicola, oziosa e vergognosa rispetto all’orrore di questa guerra e di tutte le guerre: orrore immediato già nel vedere un campione minimo di fotografie raccolte sul net e da noi qui pubblicate, tra l’altro scegliendo quelle meno raccapriccianti.

Non esistono se, né ma. La guerra in Siria va fermata senza fare altre guerre.

Gabriele Bonafede

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