Lombardo: voto anticipato in autunno?

“Non sono qui per assoluzioni o condanne, questo spetta alla magistratura verso cui nutriamo grande rispetto, in quanto pilastro fondamentale della democrazia. Io non sono un garantista. E non mi converto oggi, che potrebbe essere a mio vantaggio. E’ iniziato l’ultimo anno della legislatura. Lo dico a chi verrà: la si smetta con questa barbarie di invocare le dimissioni prima che un processo abbia persino inizio. E’ una scelta mia, però: mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunziato. Quel verdetto raggiungerà il cittadino, non il presidente. E lo faccio per la stima di voi deputati e del governo fatto di gente pulita e trasparente”.

Non ha detto nulla di nuovo stamattina all’Ars, il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Quello che è certo è che, al momento, non si dimette. Anche se non ha escluso le elezioni anticipate, ma non prima del prossimo autunno, ma anche questo lo aveva già detto: “E’importante che non coincidano le politiche con le regionali, quindi se Monti finirà la sua legislatura, si potrebbe votare in autunno”.Il resto, un’ autodifesa e un elogio del suo governo. Che si rendono necessari perché “non dispongo di molti mezzi di comunicazione a mia disposizione per fare conoscere il mio pensiero” dice Lombardo.
Sulla vicenda giudiziaria:
“La Procura con tre diversi responsabili, ha chiesto l’archiviazione. Poiché, facendo riferimento alla giurisprudenza e a risultanze delle indagini, ha concluso che non esistono elementi idonei a sostenere l’accusa nei miei confronti” dichiara Lombardo in Aula riferendosi all’imputazione coatta disposta dal Gip.

“Non c’è, non esiste un video, un contatto illecito, una telefonata, non un solo fatto, non un favore, non un procurato vantaggio, che mi leghi ad esponenti del crimine organizzato. Ho conosciuto un professionista che era insospettabile, aveva il porto d’armi ed era ben inserito nella pubblica amministrazione (il riferimento è al geologo Barbagallo inquisito per mafia nell’inchiesta Iblis, ndr). Nulla ha chiesto e nulla ha avuto né per sé nè per altri. Ho conosciuto il titolare di un distributore di carburante, incontrato casualmente solo nel suo esercizio commerciale e dove non mi trovavo la fatidica notte prima delle elezioni europee 2004. A costui non ho concesso neanche un incontro. Motivo questo della sua ira”. E ancora: “C’è una disonesta manipolazione della verità: non c’è nessuna scambio, nessuna contropartita che mi possa legare a Cosa nostra pure se cercata per anni e anni dagli inquirenti”.
Poi l’elogio del suo governo: “Mai sfiorato da nessun sospetto, ha agito solo nell’interesse dei siciliani. Abbiamo invertito un trend. Abbiamo approvato un bilancio in condizioni difficilissime, con tagli del governo nazionale che riducono i trasferimenti di circa 1,5 miliardi di euro. Mente non sono mai arrivati 800 milioni del Fas e 600 di premialità per la sanità. Abbiamo preso importanti provvedimenti: dal credito d’imposta, alla semplificazione burocratica, al blocco delle assunzioni. Abbiamo risanato la sanità e bloccato i termovalorizzatori, per i quali sono nati e caduti diversi governi regionali. Abbiamo trasferito la formazione su fondi Ue per farla sottostare a regole più rigide…”. E così via.  Insomma per Lombardo in questi anni c’è stata “una radicale inversione di tendenza nel modo di governare” ispirata a riforme autonome e autonomistiche”.
Adesso a Sala d’Ercole i deputati stanno prendendo la parola per commentare il discorso del governatore.

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Redazione

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