dal nostro inviato
Melbourne – Dopo la maratona di l’altro ieri, che ci ha regalato la partita più appassionante del torneo, ci si chiedeva se Novak Djokovic, il grande favorito, potesse risentire della fatica prodotta per battere lo svizzero Stan Wawrinka. Ebbene, un po’ per la sciagurata prestazione del ceco Thomas Berdych un po’ per la prestazione molto solida del serbo la risposta sembra negativa. Djokovic ha disposto dell’avversario come e quando ha voluto, mettendo le cose in chiaro sin dall’inizio, disinnescando rapidamente l’unica arma del ceco, il servizio. Trovato il modo di rispondere alle potentissime prime di Berdych il resto è arrivato da solo e, nonostante una piccola distrazione che gli è costata il secondo set, Djokovic ha potuto raggiungere la sua undicesima finale slam consecutiva. Sarebbe stato un record fantastico, pensate che nella storia del tennis solo Lendl c’era riuscito e in un’altra epoca. Sarebbe, dicevamo, perché la presenza di Roger Federer ha reso i record imbattibili per qualche decennio, lo svizzero infatti di semifinali consecutive ne ha messe insieme qualcosa come 23. Ma lasciati da parte i freddi numeri, c’è da gioire per la splendida vittoria del doppio femminile italiano, Errani e Vinci, che sono riuscite a superare le sorelle Willliams al termine di un incontro che pur senza essere particolarmente spettacolare ha tenuto sulla corda gli spettatori della Margaret Court Arena (uno degli stadi di Melbourne park, il terzo in ordine di importanza) fino alla fine. Sotto di un set e con le avversarie che hanno servito per ben due volte per il match, le ragazze sono riuscite a capovolgere la situazione grazie ad un’ottima prestazione della Errani, che dopo un inizio non troppo felice è salita di livello fornendo una prestazione di tutto rispetto. Per le italiane adesso ci saranno le russe Vesnina e Makarova, non una partita semplicissima, ma lo scoglio più duro è stato superato.
Oggi è il giorno degli altri due quarti di finale maschile e femminile, tornano in campo Federer, opposto al francese Tsonga, e Murray, che dovrà vedersela con un altro francese, Jeremy Chardy che nel turno precedente aveva estromesso il nostro Seppi. Sarebbe sorprendente trovare un nostro cugino transalpino ancora nel torneo, dopodomani.
Australian Open, quarti di finale (s.m.) Ferrer b. Almagro 46 46 75 7/6 (4) 62; Djokovic b. Berdych 61 46 61 64. (s.f.) Na Li b. Radwanska 75 63; Sharapova b. Makarova 62 62.
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