L’Italrugby si rimpicciolisce

di Dario Matranga

Una settimana dopo gli entusiasmi accesi dall’impresa di Roma contro i vice-campioni del mondo francesi, l’Italrugby è stata ridimensionata da una sonora sconfitta subita dalla nazionale scozzese nella seconda partita del “6 Nazioni” il più prestigioso torneo di rugby europeo. A Edimburgo, i gladiatori ammirati all’Olimpico, si sono trasformati in facili prede per i padroni di casa, che, sospinti da 50.547 spettatori, hanno travolto l’Italia per 34-10. La Scozia aveva chiuso i primi 40 minuti sul 13-3 grazie alla meta di Visser e l’allenatore dell’Italia, Brunel, non è riuscito a dare una scossa ai suoi uomini durante l’intervallo. La seconda frazione è così proceduta sulla falsa riga del primo tempo, con gli scozzesi che, approfittando delle ingenuità italiane, sono andati  ancora in meta con Scott, Hogg e Lamont. Inutile quella di Zanni per l’Italia. Deludente la prestazione degli italiani e in particolare di Orquera, che ha commesso una serie di errori da dilettante, tra i quali quello particolarmente grave che ha provocato la meta di Hogg che ha approfittato di un semplice passaggio sbagliato dal numero 10 italiano. Quasi tutte le mete degli scozzesi a guardar bene sono nati da errori italiani, apparsi sin dai primi minuti troppo nervosi, distratti e deconcentrati, indubbiamente ancora affaticati dallo sforzo profuso nella partita vinta sabato scorso con i mai troppo amati cugini transalpini. In questa deludente partita una delle poche note positive è stata la prestazione di Masi, l’unico che, per 80 minuti, ha lottato in ogni centimetro del campo. D’altra parte la Scozia ha giocato una partita perfetta, dando vita a una vera e propria guerra, approfittando nel migliore dei modi delle sbavature degli avversari e concedendo pochissimo e soltanto nei minuti finali del match, a partita praticamente chiusa. Dopo una settimana da sogno, l’Italrugby torna così con i piedi per terra, amareggiata per una sconfitta che ha dimostrato come ci sia ancora tanto da lavorare per poter entrare nell’Olimpo del rugby mondiale. Due settimane separano adesso la nazionale italiana dalla sfida a Roma con il Galles, arco di tempo in cui Brunel dovrà indubbiamente far tornare la concentrazione e la fame di vittoria ai suoi uomini, con la speranza che quest’anno per l’Italia le soddisfazioni non siano già finite.

Roberto Salerno

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