Intesa raggiunta tra l’Università di Catania e il Consorizio universitario ibleo: la Struttura didattica speciale di Lingue a Ragusa non chiuderà. Secondo i nuovi accordi raggiunti questa mattina nella sede del rettorato di Catania il Cui, la provincia e il Comune di Ragusa ritireranno il ricorso al Tar sul mancato avvio del primo anno dei corsi di primo livello in Mediazione linguistica. Mentre l’Università di Catania si impegna a continuare il rapporto con gli enti ragusani dopo aver minacciato, nei giorni scorsi, di rescindere l’accordo di convenzione siglato a giugno del 2010. L’unica questione in sospeso, al momento, rimane quindi quella dei debito di quasi tre milioni di euro del Consorzio ibleo nei confronti dell’Ateneo di Catania.
Ma nell’incontro di questa mattina in rettorato il prorettore Maria Luisa Carnazza, il direttore generale Lucio Maggio e il dirigente dellarea dei rapporti istituzionali e con il territorio Rosanna Branciforte, per lUniversità, e il presidente e il vicepresidente del Consorzio universitario (che dipende da Comune e Provincia di Ragusa), Vincenzo Di Raimondo e Giovanni Battaglia hanno deciso che si è «alla ricerca di una soluzione condivisa che possa consentire di soddisfare gli impegni finanziari assunti e riconosciuti dagli enti ragusani nei confronti dellUniversità di Catania con laccordo del giugno 2010, tenuto conto delle difficoltà di cassa degli enti locali». Confermate, per l’anno accademico in corso, le decisioni già prese dall’Università di Catania, con la sospensione del primo anno del corso di laurea in Mediazione linguistica. Corso che dovrebbe però riprendere regolarmente, con il riavvio delle attività didattiche anche per i nuovi iscritti, nel 2013/2014.
Per la ratifica degli accordi raggiunti oggi tra Università di Catania e consorzio ibleo si attendono adesso solo delibere degli organi di amministrazione dei due enti. Tutto passa quindi al Consiglio di amministrazione dell’Università di Catania, che venerdì 28 settembre, come previsto dai punti 37 e 38 all’ordine del giorno, dovrà affrontare le questioni inerenti alla risoluzione dell’accordo con transazione con il consorzio ibleo alla luce di quanto stabilito oggi.
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