Piazza Borsellino, ore 19.30. Il bus numero 555, quello che porta a Librino, è affollato. Ci sono famiglie con bambini intenti a mangiare patatine, lavoratori dall’aria stanca, qualche extracomunitario e tanti adolescenti. Tra quest’ultimi si fanno notare in quattro, seduti in fondo, che hanno l’aria di essere un po’ fuori contesto: ben pettinati e vestiti, con scarpe di marca e cellulari nuovi. Due in particolare, sui quattordici anni, non passano inosservati: uno con il suo cappellino rosso e l’orologio Casio dorato al polso, l’altro con un cravattino sulla camicia. «Il motorino è rotto, credo un problema alla coppa dell’olio», chiacchierano tra loro, in perfetto italiano. Partito il bus, pian piano che ci si avvicina al quartierone, la loro eccitazione cresce. I due cominciano a ridere rumorosamente e a fantasticare su un prossimo acquisto da fare. Uno dei due riceve una telefonata, probabilmente dalla madre. «Sono fuori con il mio amico, stai tranquilla», risponde. L’altro, a fine chiamata, lo rassicura: «La tengo io, tanto poi mia madre non mi dice niente», spiega al compare.
Che parlino di comprare marijuana, diventa però evidente alle 19.45 quando, all’altezza del civico 7 di viale Castagnola, gli altri due ragazzi seduti vicino scendono dal bus, mentre entrambi prendono i soldi dal portafogli, tenendoli in mano. «Ha da cambiare dieci euro con due pezzi da cinque?», chiedono a un vicino, mentre osservano la strada. «Questa volta non me la faccio fare la truffa come l’altra volta, la riconosciamo se è buona», parlottano prima di scendere, proprio davanti alla Porta della Bellezza, sei fermate dopo i primi. Da qui, percorrono un centinaio di metri a piedi prima di girare: dietro a un camion dei panini, sempre su viale Castagnola, scavalcano un muretto e iniziano a camminare, al buio, su per una collinetta, sparendo dalla vista.
«Sono andati, probabilmente, nel boschetto che c’è qui vicino», ci informa, pochi minuti dopo, un uomo del posto, in strada con il cane. «Sotto quegli alberi c’è uno spacciatore, un ragazzo che sta qui in zona, è abbastanza risaputo continua l’uomo Certo, non sapevo che arrivassero i ragazzini dal centro». Per rivederli rispuntare all’orizzonte, gli adolescenti ben vestiti e gli altri scesi poco prima, basta aspettare qualche minuto. Un rituale ben consolidato da qualche mese, come confermano gli altri passeggeri abituali della linea, che hanno notato spesso lo strano tempismo di queste frotte di ragazzini che ogni fine settimana si riversano nel grande quartiere. I due, come previsto, aspettano qualche centinaio di metri più in là, all’altezza di viale Castagnola 4, il passaggio del mezzo pubblico che li riporterà in centro. Sono le 20.10, il tour è durato esattamente 40 minuti.
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