L’ex Provincia svende l’Hotel Sicilia di Paternò Asta da 380mila euro per un edificio devastato

Il suo valore fino a qualche anno fa era di oltre un milione e mezzo di euro. Dopo anni di abbandono, preda di atti vandalici e di razzie a 360 gradi, l’immobile si è del tutto svalutato e adesso vale solo 380mila euro. Stiamo parlando dell’ex Hotel Sicilia di Paternò, in via Vittorio Emanuele, vicino ai giardini Moncada. Un tempo una delle strutture ricettive più rinomate della provincia etnea, oggi quasi una beffa da svendere. Tentativo che vuole adesso compiere la Città metropolitana di Catania: liberarsi di un immobile divenuto col tempo una palla al piede. Si parte appunto da una base d’asta di 380mila euro.

L’ex Provincia ha avviato, in questi giorni, l’iter per la vendita dell’intero edificio. Interni da oltre 1800 metri quadrati, più altri 1815 metri quadrati di spazi esterni e terrazze. L’ex hotel consta di quattro piani, oltre ad un seminterrato e a un locale tecnico posto al quinto piano. Ad avviare la procedura il sindaco metropolitano Salvo Pogliese. «L’albergo è chiuso da anni e inutilizzato – ha detto – e ciò ha determinato un progressivo deterioramento di tutti gli ambienti e dello stato di conservazione generale dell’immobile. Inoltre, ad aumentare lo stato di degrado hanno contribuito, purtroppo, i continui atti di vandalismo. Per cercare di valorizzare il settore turistico e l’indotto della zona, abbiamo tentato di immettere l’immobile sul mercato turistico-ricettivo, conservando la titolarità dell’edificio, ma i tentativi sia con i privati, sia con altri enti sono andati a vuoto. Adesso – ha concluso Pogliese – cercheremo di vendere a un prezzo vantaggioso».

L’ex hotel, realizzato dalla Regione Siciliana nei primi anni Sessanta, è transitato tra i beni dell’allora Provincia di Catania nel febbraio del 1990. Emblematico di sperpero e inefficienza, come tante strutture pubbliche presenti a Paternò, costate milioni di euro (è il caso del Centro operativo misto di zona Ardizzone o dell’immobile ex Inam) ma che vengono poi dismesse e lasciate in mano a malintenzionati. L’albergo Sicilia, negli anni, è stato rosicchiato da vandali e ladri. Portati via infissi e parte dei condizionatori, distrutto il poco mobilio presente, sporcate le pareti interne e divelte le porte. Talvolta l’edificio viene usato da disperati come ricovero di fortuna, oppure diventa teatro dello smercio di droga.

Due anni fa la Città metropolitana aveva emanato un bando pubblico per concedere l’immobile a chi volesse rimetterlo in funzione, previa ristrutturazione e riqualificazione. Si era poi tentata la vendita all’asta per poco più di un milione e mezzo di euro. Entrambi i tentativi furono un buco nell’acqua.

Salvatore Caruso

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