Cronaca

La morte di Chiara Adorno, associazione Unict scrive a rettore e sindaco. «Basta lacrime»

Una lettera aperta, dopo la morte di Chiara Adorno, al sindaco di Catania Enrico Trantino e al rettore dell’università Francesco Priolo per chiedere un intervento urgente a tutela della popolazione studentesca che ogni giorno vive e attraversa la circonvallazione di Catania. A scriverla le ragazze e i ragazzi dell’associazione universitaria La Finestra – liberi di scegliere.

«Siamo sensibilmente scossi dell’ennesima vittima, che poteva essere evitata, di una strada folle e incontrollata – scrivono gli studenti e i rappresentanti dell’associazione – La nostra collega aveva solo 19 anni e aveva appena iniziato la propria carriera universitaria. Ancora una volta è stata una studentessa a pagare il prezzo più caro della malsana gestione di uno dei punti più critici della viabilità catanese».

Ma non è solo Chiara Adorno vittima di quella strada, prima di lei a perdere la vita, nel 2017,  un altro studente Danilo Di Majo. A riprova che troppo poco – o niente – è stato fatto. «Siamo estremamente preoccupati – concludono gli studenti – dall’idea che ogni giorno studentesse e studenti rischino la propria vita per andare all’università o per tornare a casa dopo una giornata di lezione. In passato esisteva un ponte che sopraelevava interamente il passaggio pedonale da un lato all’altro della corsia, sottraendo i pedoni dal rischio dei pirati della strada. Nulla però si è più saputo di questo ponte dopo il suo smantellamento in occasione della realizzazione del sottopassaggio (vietato ai pedoni) di viale Fleming. Catania non può e non deve più permettere che i propri cittadini e i propri studenti continuino a perdere la vita. Chiediamo, pertanto, di adottare nel più breve tempo possibile delle soluzioni che possano azzerare il conto delle vittime della strada. Riteniamo che sia necessario ripristinare un attraversamento esclusivamente pedonale che preservi interamente l’incolumità dei passanti. Perché siamo stanchi di dover piangere i nostri amici, familiari, colleghi. Perché nessuno di noi dovrebbe rischiare la vita nell’ordinarietà della propria quotidianità».

Redazione

Recent Posts

Il Partito democratico in fibrillazione in vista del congresso, comunque vada a finire qualcuno resterà molto deluso

La questione vera è che al netto del folklore il Partito democratico è stato abituato…

1 ora ago

Catania, un sit-it contro il provvedimento che «multa i disabili che entrano nelle Ztl»

«Stop alla discriminazione nelle Ztl di Catania». È questo lo slogan che muoverà il sit-in…

10 ore ago

Il presidente Mattarella inaugura la scuola che frequentò Pippo Baudo: «È una presenza anche politica»

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la scuola che a Militello in Val…

11 ore ago

Processo santone Capuana, la parola alle parti civili: «Da solo non avrebbe potuto commettere quelle violenze»

Dopo la richiesta della condanna a 16 anni di carcere per il santone Pietro Capuana, è con…

12 ore ago

In un ospedale di Palermo per una frattura, muore dopo 17 giorni di ricovero. «Era pure legato al letto»

La procura di Palermo indaga sul decesso di Giuseppe Barbaro, 76 anni, morto ieri all'ospedale Villa Sofia…

15 ore ago

Altro caso di morte sospetta all’ospedale Papardo di Messina: la denuncia dei familiari di un medico

I familiari di un medico di 70 anni, morto a dicembre del 2023 dopo un…

15 ore ago