L’eroe dei fumetti Tex Willer compie settant’anni  A Catania una mostra per raccontarlo al pubblico

«Sono cresciuto a pane e John Wayne e inevitabilmente le mie prime letture sono state Tex Willer, Blek Macigno e Capitan Miki, seguiti, negli anni ’70, dai supereroi della Marvel». Tanti fumetti, tante storie, tanti eroi hanno appassionato e continuano ad appassionare Matteo Belfiore, 60 anni, impiegato catanese, curatore della mostra Tex Willer 70 anni sotto il vulcano, visitabile gratuitamente dall’11 gennaio al 9 febbraio alla Gam (Galleria d’Arte Moderna) di Catania.

Con Tex Willer il rapporto è speciale. «Il suo segreto sta, probabilmente, nella semplicità, perché risolve senza super poteri situazioni particolari ed è l’uomo che tutti vorremmo essere, un modello anticonvenzionale e fuori dagli schemi che riesce a farsi giustizia e difendere i più deboli senza andare oltre la legge», spiega Belfiore, collezionista doc di fumetti. Di cui è appassionato da quando, ancora piccolissimo, trascorreva il tempo con il nonno, vero e proprio divoratore di fumetti. A undici anni ha iniziato la sua collezione che oggi invade ogni angolo della casa, occupata da pile e pile di giornali. Dai fumetti poi, è passato ai disegni, grazie alla preziosa collaborazione nata con Etna Comics. Senza cui, ci tiene a sottolineare, non conoscerebbe in modo così approfondito tanti aspetti del mondo del fumetto, considerato la nona arte, e non sarebbe potuto entrare in contatto con i migliori disegnatori a livello mondiale. 

È il 30 settembre 1948 quando dalla penna di Gian Luigi Bonelli nasce il pistolero più amato d’Italia, lo sceriffo che con nervi saldi e prestanza fisica cavalca e spara con la sua Colt 45. E che oggi compie 70 anni, evento che a Catania, come un po’ in tutta Italia, viene celebrato attraverso una mostra – organizzata dall’associazione culturale Leaf – dedicata al personaggio con la camicia gialla, il cravattino nero, i jeans, gli stivaloni e il cappello Stetson, che verrà inaugurata oggi alle 17 alla presenza di Matteo Belfiore e di Pasquale Ruiu, celebre sceneggiatore della casa editrice Sergio Bonelli editore.

«Quando è nato, nel ‘48, Tex incarnava quella voglia di rivalsa, di emergere e di ricostruire tipica del dopoguerra – chiarisce Belfiore – e credo sia per questo che ha colpito il popolo». Un’intera generazione, certo, ma non solo. Fino a oggi, infatti, le sue avventure animano le fantasie dei più piccoli. «È sempre più difficile, inutile negarlo, ed è vero che le vendite sono diminuite in modo esponenziale rispetto agli anni ’60 e ‘70, ma Tex resta uno dei fumetti più venduti al mondo. Basti pensare che in America Spiderman vende 40mila copie al mese, mentre Tex solo in Italia arriva a 170mila».

È senza dubbio il cavallo di battaglia della casa editrice Bonelli, che ha recentemente lanciato la collana Tex Willer, in cui si raccontano le storie inedite di Tex. Alcune delle quali saranno esposte alla mostra catanese, dove insieme a gadget, tabelle, libri, strisce e fumetti trionferà in bella vista la copertina originale del numero 1 della nuova serie, appartenente, come il 90 per cento degli oggetti in esposizione, proprio a Belfiore. «Ho voluto mettere in evidenza chi è Tex, le sue storie più belle, gli episodi in cui incontra la storia e ha a che fare con personaggi realmente esistiti, le copertine che hanno ispirato manifesti cinematografici», spiega il curatore, che ha dato vita a sei aree tematiche: Tex chi è, I disegni originali, Le storie più belle, Tex incontra la storia, Ispirazioni e Tex il futuro.

«Durante il periodo di permanenza della mostra oltre agli spazi adibiti ai più piccoli con letture e attività didattiche, all’angolo interattivo dove poter apprezzare Tex con adeguati supporti digitali e alle visite guidate con i ragazzi delle scuole a cui si vuole trasmettere la cultura del fumetto, saranno organizzati quattro eventi collaterali che racconteranno il mondo di Tex dandone diverse interpretazioni dal cinema alla letteratura, dalla moda al teatro», aggiunge Belfiore, che ricorda quello pensato con Emanuele Bettino, che porterà un gruppo di giovani disegnatori, e la serata conclusiva dell’8 febbraio con Liliana Nigro, che ha messo su una performance live sulle donne guerriere e del west. 

Giorgia Lodato

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