Leonzio-Catania, tante botte e poco spettacolo Finisce 0-0, ora gli etnei raggiunti dal Trapani

Cristiano Lucarelli aveva ragione quando definiva il derby dell’Angelino Nobile come l’incontro più complicato da qui a fine stagione: il Catania fa fatica e, dopo una partita dove l’agonismo ha nettamente prevalso sulla tecnica, anche a causa di un campo in condizioni pietose, lascia a Lentini due punti pesanti in chiave promozione. Il Lecce pareggia a Matera, ma il Trapani raggiunge gli etnei al secondo posto dopo la vittoria a Catanzaro.

La cronaca: Sicula Leonzio in campo con il classico 4-3-3 che vede Arcidiacono e Bollino come esterni d’attacco, a supporto di Lescano: modulo speculare per il Catania di Lucarelli che, vara un 4-3-3 in cui rispolvera Blondett in mezzo alla difesa, proponendo un inedito tridente offensivo composto da Curiale, Manneh a destra e Barisic dal lato opposto. La Sicula inizia col piede premuto sull’acceleratore: pressing altissimo, con l’obiettivo di soffocare sul nascere la manovra avversaria. Gli uomini di Lucarelli sono guardinghi. La prima vera chance porta la firma di Arcidiacono che al 14′ prova un tiro a spiovere dopo una palla persa dal Catania, con la sfera che sorvola la porta difesa da Pisseri. Le pessime condizioni del terreno non aiutano di certo il bel gioco, con i rimbalzi irregolari del pallone che non consentono alle squadre di sviluppare trame palla a terra. 

La partita è molto nervosa: entrambe le squadre ci tengono molto a fare bella figura e si accendono spesso capannelli in campo, con scintille prima tra Bollino e Biagianti e poi tra Curiale e Lescano. Gli esterni della Leonzio fanno il diavolo a quattro, mettendo in ambasce i terzini rossazzurri: al 30′ Mazzarani di testa – su suggerimento di Lodi – prova a impensierire Narciso, palla debole tra le sue braccia. Tre minuti dopo il tiro di Aquilanti viene deviato in angolo: la Leonzio prova il forcing, alla fine di un primo tempo che ha visto più schiaffi che gioco. Khalifa Manneh fa molta fatica nel suo ruolo di esterno sinistro: la partita, forse, è troppo dura per un ragazzo così giovane e con poca esperienza.

Al 54′ Narciso anticipa Barisic dopo un bel cross di Marchese. Partita bloccata anche nel corso della ripresa, anche se i rossazzurri provano a combinare qualcosa in più in avanti: Lucarelli prova ad alzare il baricentro e, attorno all’ora di gioco, Manneh esce per Di Grazia, con Lucarelli che cerca più propositività e profondità. Il Catania spinge ma non riesce a essere pericoloso, se non con i calci di punizione dalla trequarti che Lodi prova a mettere in area: al 68′ grande occasione per i rossazzurri, con Bogdan che spizza una palla in area, ma Aya e Mazzarani non trovano di un soffio la deviazione vincente.

Un minuto dopo Narciso è bravo a salvare su Curiale: i rossazzurri stringono i tempi e Lucarelli rinnova il centrocampo, con Rizzo e Bucolo dentro per Biagianti e Mazzarani. Lucarelli mette l’artiglieria pesante con Ripa e Brodic dentro per Curiale e Barisic: i rossazzurri si affidano ai lanci lunghi per mettere in difficoltà l’organizzatissima difesa bianconera e all’88esimo Narciso si supera andando a deviare un colpo di testa di Ripa che era destinato a giungere in fondo al sacco. È l’ultima vera occasione di una partita che finisce con una bagarre poco edificante a metà campo, giunta dopo il rosso a Lodi, reo di aver detto qualche parola di troppo all’arbitro dopo il fischio finale. Serviva qualcosa in più per rosicchiare punti al Lecce e tenere a distanza il Trapani: il Catania stasera ci ha creduto poco e recrimina per una grande occasione perduta, anche se la Sicula Leonzio merita grandi applausi per essere riuscita a imbrigliare uno squadrone come quello rossazzurro. 

Tabellino:

Sicula Leonzio-Catania 0-0

Sicula Leonzio (4-3-3) 1 Narciso; 16 De Rossi, 18 Aquilanti, 13 Camilleri, 3 Squillace; 8 Esposito, 23 Davì, 27 D’Angelo; 10 Bollino (74′ Russo), 28 Lescano (66′ Foggia), 7 Arcidiacono (74′ Gammone).  All. Diana.

Catania (4-3-3) 12 Pisseri; 4 Aya, 16 Blondett, 26 Bogdan, 15 Marchese; 27 Biagianti (71′ Rizzo), 10 Lodi, 32 Mazzarani (71′ Bucolo); 9 Barisic (81′ Brodic), 11 Curiale (81′ Ripa), 19 Manneh (62′  Di Grazia). All. Lucarelli.

Ammoniti: Mazzarani, Bollino, Camilleri, Bogdan, Narciso. Espulso Lodi

Arbitro: Volpi di Arezzo.

Giorgio Tosto

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