L’Enaip di Caltanissetta e il caffè mancato della dottoressa Corsello!

SEMBRA INCREDIBILE: PER LA DIFFERENZA DI UN EURO SI BLOCCA L’ATTIVITA’ DI UN ENTE FORMATIVO! LA DIMOSTRAZIONE DELLO SFASCIO IN CUI VERSA LA REGIONE DI ROSARIO CROCETTA

Nella Sicilia degli sprechi e dell’affarismo clientelare, della corruzione e della “mangiugghia” succede che per un euro si blocchi un finanziamento ad un ente di formazione già “vessato” ingiustamente per errori dell’amministrazione regionale. Una beffa confezionata a pennello dagli uffici della dottoressa Anna Rosa Corsello a danno dell’Enaip di Caltanissetta, perché una differenza pari ad un euro tra l’importo progettato e quello finanziato ha rispedito all’inferno i venti lavoratori che attendono di riprendere il proprio posto di lavoro da oltre diciotto mesi.
Non si tratta di paradosso, ma di follia pura, in questo caso possiamo affermare che la realtà supera, e di molto, la fantascienza. L’ente di formazione nisseno, intanto, rischia di dover attendere ancora chissà quanto tempo per vedere avviata legittimamente l’attività formativa. Un caso che conferma la poca chiarezza con la quale è stato gestito l’Avviso 20/2011 dal famigerato trio delle meraviglie LAC (Lombardo, Albert, Centorrino). Ed è accaduto proprio all’Enaip che è uno dei quattro enti di formazione esclusi ingiustamente nella provincia di Caltanissetta dal finanziamento della prima annualità dell’Avviso 20/2011. Si pensò da subito ad una sorta di epurazione politica per via della debolezza dei motivi addotti dall’amministrazione regionale in sede di esclusione dalla valutazione dei progetti presentati. A ripristinare la legalità ci sono voluti due gradi di giudizio amministrativo e diciotto mesi di trepidazione per gli allievi, l’ente, i lavoratori e le loro famiglie.
Dalle pagine di questo giornale abbiamo raccontato a più riprese come l’esclusione fosse apparsa da subito priva di presupposti e quindi illegittima. Oggi l’Enaip, come l’Ecap e presto anche l’Irfap e Geo Informatica, risultano riabilitati dopo l’accoglimento dei ricorsi da parte del Tribunale amministrativo regionale (Tar) e del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) della Regione siciliana.
Eppure, per Ludovico Albert, dirigente generale di prestigio del Partito Democratico romano e vicinissimo al sindaco di Torino Piero Fassino, tutto era in regola, ai tempi in cui imperversava nel settore della Formazione professionale siciliana come il “Salvatore della patria”. Come dimenticare l’arroganza e la tracotanza di talune sue affermazioni. A più riprese Albert, con assoluta certezza, non ha lesinato affermazioni a difesa della sua creatura. Dichiarazioni che chiarivano, a suo dire, come l’Avviso 20 fosse stato gestito correttamente e nel rispetto delle norme. Un Avviso mai scalfito da ricorsi e benché mai da cause perse, più volte ha esternato il piemontese tuttofare.
La verità, si dice, prima o poi viene a galla. Ed è giunta al traguardo anche la “malafiura” del potente Albert che, pur senza incarico diretto in Regione siciliana in quanto consulente presso uno dei ministeri romani da indiscrezioni assunte in merito, continuerebbe a percepire la lauta indennità di dirigente generale, almeno fino al febbraio 2014. Ed allora sarebbe il caso che qualcuno rilevasse le responsabilità di questo papocchio.
Non è tutto. Al danno si aggiungerebbe anche la beffa. Non poteva che iniziare con un paradosso il 2014 nella Formazione professionale siciliana, dove imperversa il carrozzone della burocrazia, comandata dalla “scienziata” in procedure amministrative, la dottoressa Corsello. La dirigente generale a capo dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale galleggia con sempre maggiore difficoltà in un mare tempestoso.
Preso atto che il Tar prima ed il Cga dopo hanno messo fine a questa “barzelletta”, riconoscendo la legittimità della posizione dell’Enaip e riammettendo i progetti alla valutazione per il successivo finanziamento, gli interessati (Ente, lavoratori, allievi) non avevano fatto i conti con la burocrazia regionale. Ed ecco entrare in gioco la dottoressa Corsello e le sue complesse e farraginose procedure amministrative.
Avuto ragione l’ente si è ovviamente prodigato per la riammissione al finanziamento della prima annualità al fine di poter avviare l’attività formativa. Parte dunque la corsa contro il tempo in assessorato regionale Formazione professionale per autorizzare le ore formative e i relativi progetti con il finanziamento previsto. E’ il caso di ricordare che tra ricorsi al Tar e al Cga sono trascorsi diversi mesi e l’Ente resta ancora oggi in sofferenza a causa dei errori dell’amministrazione regionale pur dovendo garantire il lavoro ai dipendenti e le ore formative agli utenti.

Ma quando il decreto viene esitato dal dipartimento dell’assessorato alla Formazione, la Ragioneria generale della Regione siciliana lo manda indietro.
Si deve rifare daccapo tutto l’iter in quanto la somma prevista è diversa da quella finanziata. L’assurdità consiste, come è stato riportato da “Radio Cl1”, nell’ammontare di tale somma, e cioè un euro!
Un caffè, insomma, che sicuramente è andato di traverso ai lavoratori dell’Enaip che rischiano di dover attendere ancora settimane.

Salvo una soluzione in extremis, ottenuta dall’Ente con la “lungimiranza” dei dirigenti al servizio della Corsello, è possibile che si debba procedere alla riscrittura del decreto e il conseguente iter allungherebbe ulteriormente i tempi. Uno scandaloso esempio del fallimento non solo del Governo precedente del trio Lac ma anche dell’attuale esecutivo guidato dal presidente Rosario Crocetta e dalle “Tre Marie”.

Giuseppe Messina

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