Learn by Movies, una rassegna da Oscar

Nel nostro paese, patria dell’arte del doppiaggio, vedere i film in lingua originale al cinema è cosa rara. Per il nono anno consecutivo gli universitari catanesi, e non solo, potranno farlo grazie a Learn by Movies, la rassegna di film in versione originale dell’Università di Catania che partirà il 16 marzo e proseguirà tutti lunedì, tranne il lunedì di Pasqua, fino al 25 maggio al Cinema Odeon.

Le dieci pellicole in programma sono tutte della scorsa stagione tranne il film La Zona dell’esordiente Rodrigo Plà, uscito e premiato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2007. Si parte con Milk,diretto da Gus van Sant e vincitore di due premi Oscar, uno per Sean Penn come miglior attore protagonista e uno per la migliore sceneggiatura originale. Ci saranno altri quattro film in inglese: il trionfatore agli ultimi Academy Award, Slumdog Millionaire (The Millionaire), The Wrestler candidato a due premi Oscar per Mickey Rourke come miglior attore protagonista e Marisa Tomei come miglior attrice non protagonista, Frost/Nixon di Ron Howard, candidato all’Oscar per miglior film, regia, attore protagonista (Frank Langella), sceneggiatura non originale e montaggio, e Easy Virtue (Un matrimonio all’inglese), commedia un po’ amara con Jessica Biel e Kristin Scott-Thomas. Oltre a La Zona, in spagnolo verrà proiettato il film cileno-brasiliano Tony Manero, in cui il tema della perdita di identità si intreccia con la storia del Cile. Due saranno anche le proiezioni in francese: Stella, pellicola autobiografica di Sylvie Verheyde premiata a Venezia, e Il y a longtemps que je t’aime (Ti amerò per sempre), commovente opera sull’amore fraterno e primo lungometraggio diretto per il grande schermo dallo scrittore Philippe Claudel. Un solo film in tedesco, Der Baader Meinhof Komplex (La banda Baader Meinhof) di Uli Eidel sul gruppo di giovani terroristi che si battevano contro l’imperialismo americano nella Germania Ovest degli anni ‘70, candidato all’Oscar come miglior film straniero.

Quattro le novità di quest’anno: l’organizzazione, che è passata da Circuiti culturali al Centro linguistico multimediale d’ateneo diretto dal prof. Portale e con il quale hanno collaborato ERSU, COF, CUS, Casr e tutte le facoltà; l’aumento del numero degli spettacoli (da due a tre orari di proiezione: 18 – 20.30 – 22.30); la pagina della rassegna tra gli eventi di Facebook; e la possibilità che abbia una coda estiva in arena.

Di queste novità, del programma e della sua realizzazione abbiamo parlato con uno dei suoi curatori, Rosario Castelli, docente di Letteratura italiana della Facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo catanese.

Certamente Learn by Movies è una rassegna di successo: è arrivata al nono anno e l’afflusso di pubblico è sempre più grande. Qual è la “filosofia” del Learn by Movies e quali i suoi punti di forza?

Sintetizzando, direi: una selezione che coniughi qualità e fruibilità da parte di un pubblico eterogeneo – non cinema ‘commerciale’ e neanche cinema solo per un pubblico d’essai; pellicole che risultino interessanti e utili proprio per l’apprendimento linguistico, che si offrano come efficaci modelli proprio dal punto di vista della lingua utilizzata, della qualità dei dialoghi; l’offerta gratuita per tutti gli studenti resa possibile dai contributi economici di gran parte dell’Università di Catania, facoltà e centri; infine, tematiche di interesse trasversale che possano interessare studenti di tutte le facoltà”.

Quali fattori influiscono maggiormente nella scelta dei film da proporre?

Il primo fattore è la qualità delle opere: le scegliamo soprattutto tra quelle della stagione più recente, non ancora pubblicate in dvd. Ovviamente la selezione è concordata con i referenti delle varie facoltà. Un altro fattore è legato ai Paesi d’origine. Si cerca di attingere alle cinematografie le cui lingue siano presenti nei piani di studio delle nostre facoltà. Tuttavia questo criterio è fortemente condizionato dalla reale disponibilità di film della stagione in corso appartenenti a cinematografie non anglofone, essendo il mercato della distribuzione monopolizzato dal cinema americano. Non ci crederà, ma risulta quasi impossibile ogni anno riuscire a reperire film tedeschi, spagnoli o greci. Con i film francesi va un po’ meglio, ma solo un po’”.

Come mai quest’anno ci sono in programma tanti film legati agli Oscar? È un criterio di scelta ben preciso o una coincidenza?

È una coincidenza. Il programma era già stato definito prima della consegna degli Academy Awards. Le dirò: proprio gli Oscar giocano a sfavore delle nostre scelte, dal momento che i distributori spesso si riservano di ritirare proprio i film “in odore” di premi per poterli ridistribuire e rilanciare nelle sale dopo l’Oscar in normale programmazione. Quest’anno siamo stati abbastanza fortunati, in tal senso, avendo già avuto assicurazioni sulla disponibilità dei film”.

Tutti i film saranno sottotitolati in italiano. Questa scelta ha determinato l’esclusione di qualche titolo che invece avreste voluto scegliere? Mi viene in mente il film tedesco L’Onda, o a questo film non avevate pensato?

Sì, è uno degli ostacoli più difficili da superare in quanto è piuttosto difficile reperire presso i distributori copie sottotitolate di tutti i film. Ogni anno facciamo una rosa di almeno una cinquantina di film possibili, ma la scelta definitiva è sempre subordinata alla effettiva reperibilità presso i distributori delle copie sottotitolate. Tanti film devono essere esclusi – è il caso dell’Onda che non abbiamo potuto avere – purtroppo, ma la selezione finale riteniamo resti comunque di un livello più alto della media”.

Qualcuno si chiederà, come ogni anno, perché i sottotitoli in italiano e perché sottotitolare anche i film in inglese, la lingua più “accessibile”. Vuole dare lei una risposta definitiva e ufficiale a questa questione?

Abbiamo provato qualche anno fa a proporre i film senza sottotitoli, ma abbiamo registrato quasi una levata di scudi contro, una diserzione o disaffezione di gran parte del pubblico che chiedeva di tornare ai sottotitoli. Saranno pure disturbanti per la visione, ma la rendono possibile a tutti e non solo a chi possieda un’ottima competenza linguistica. Learn by movies si rivolge, lo ricordo ancora, a tutti gli studenti dell’ateneo e non solo a specialisti. Si potrebbe ancora riprovare a proporre qualche film in inglese ‘nudo e crudo’, ma l’esperienza ci scoraggia in tal senso. Non è escluso, tuttavia, che non ritenteremo l’esperimento”.

La scelta di aumentare il numero degli spettacoli e la possibilità di duplicare la rassegna in arena sono due importanti novità. Cosa ci dice a riguardo?

I tre spettacoli sono indispensabili data l’affluenza altissima ad ogni edizione. Speriamo di accontentare in questo modo il più alto numero di appassionati, ma le assicuro che è uno sforzo notevole, anche sotto il profilo economico, in tempi come i nostri di grandi difficoltà di reperimento di risorse per attività culturali. In tal senso, devo constatare con grande soddisfazione come quest’anno, più degli anni scorsi, le varie facoltà e i tanti organismi di cui si compone l’ateneo abbiano voluto, anche con piccoli contributi, sostenere Learn by movies per evitare che scomparisse, e il rischio era reale. Quanto alla programmazione estiva in arena, stiamo ancora valutando la fattibilità legata – dovrò ripetermi, purtroppo – proprio ai costi della rassegna e alla disponibilità di risorse per la sua realizzazione.
Da non dimenticare l’altra importante novità: da quest’anno Learn by Movies ha anche una pagina tra gli eventi di Facebook, con aggiornamenti settimanali, trailer in lingua originale e in italiano, foto e materiali vari. Sarà possibile esprimere apprezzamenti, commentare, discutere, criticare, suggerire migliorie e avere anticipazioni e informazioni sullo svolgimento della rassegna. Basta cercare “Learn by movies 9” tra gli eventi FB.”

 

Agata Pasqualino

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