‘Le mie prigioni’ di Totò Cuffaro che ha già aderito al Partito radicale di Marco Pannella

IL TITOLO DEL VOLUME SCRITTO IN CARCERE DALL’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE E’: “LE CAREZZE DELLE NENIE”, UNA TESTIMONIANZA DELLO SFASCIO DELLE CARCERI ITALIANE

di Carmelo Raffa

Le mie prigioni è un libro molto diffuso che molti di noi hanno avuto modo di apprezzarlo durante gli studi alle scuole medie. E’ stato scritto da Silvio Pellico, noto Patriota arrestato all’epoca della dominazione austriaca dell’800.

Tale libro, descrive con realismo l’asprezza del carcere austriaco. Cosa è cambiato da allora ad ora?

“Ci siamo già espressi non molto tempo fa sulla scandalosa situazione delle nostre carceri, ovvero l’invivibilità dovuta al sovraffollamento col quale si deve purtroppo convivere. Una situazione nota e conclamata da molti anni e per la quale i provvedimenti tampone presi dai vari ministri della Giustizia non potranno sortire quell’effetto definitivo alla soluzione di un problema di siffatta portata”.

Sono frasi che Marco Pannella da anni pronunzia, ma fino ad oggi le Istituzioni hanno fatto orecchie da mercanti e quindi il carcere diventa aspro, invivibile ed inumano.

Ciò offende non solo la dignità dei carcerati, ma anche quella dei lavoratori carcerieri che vivono anch’essi una situazione penosa.

In una Nazione dove ha Sede la Chiesa Cattolica si continuano a calpestare gli elementari diritti umani.

Pochi giorni fa abbiamo appreso che l’ex Presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, ha aderito al Partito Radicale e ciò dopo aver scritto il libro “Le carezze delle nenie” che descrive come si vive nel sistema carcerario italiano. L’adesione di Cuffaro al Partito Radicale significa che l’interessato ha riconosciuto che è l’unica forza che fa sul serio per difendere i diritti umani.

Totò Cuffaro nell’introduzione del libro afferma:

“Scriverò a memoria e ricordo di tutti quelli che hanno vissuto anonimamente la leggenda del carcere ri-educatore e che, grazie ad esso, si sono avvicinati alla conoscenza del vero significato della vita”.

In un altro paragrafo leggiamo:

“Raccontare del carcere e dei detenuti non è impresa facile, così come non è facile capire quale motivo li abbia obbligati ad agire. La mia disamina, se pur sincera, richiederebbe una maggiore capacità di raccontare, anche se è tanta la voglia di farlo. Vivendo, giorno dopo giorno, e con la conoscenza e la solidarietà di chi mi sta intorno, ho scoperto il mio posto in questo mondo, e insieme con i miei compagni detenuti mi prodigo a rendere il carcere meno pesante. Siamo tanti e diversi, neri, gialli o bianchi, bassi, alti, forti, stanchi, buoni o birboni, ma tutti uguali. Tutti sappiamo che non si può vivere soli: in carcere c’è già buio, non si può fare a meno della luce dell’umanità.”

In passato abbiamo scritto tante cose su Totò Cuffaro, sulla sua condanna e sul rapporto da lui intrattenuto con tante persone: “Totò vasa vasa”

Ricordando le particolari doti umanitarie di Totò ci chiediamo: fra i tantissimi contatti da lui intrattenuti quante sono rimaste le persone che si ricordano ancora di lui?

Certamente tanti, ma non più tantissimi, poiché diventa facile avere rapporti con il “numero uno”, ma più difficile riconoscere come amico uno degli “ultimi”. Insomma le parole “riconoscenza e gratitudine” sono distanti anni luce dalla maggioranza degli esseri umani.

Totò Cuffaro rimane in carcere per scontare fino all’ultimo giorno di pena. Tutte le richieste per un’alternativa al carcere sono state rigettate, compresi i servizi sociali. Siamo più che certi, come abbiamo più volte affermato, che con l’adibizione ai servizi sociali dell’ex Governatore ne avrebbe goduto la società, ma purtroppo è già stato detto un chiaro e definitivo no da parte dei Magistrati.

Cosa consigliamo di fare alle tante o poche persone che gli vogliono ancora un po di bene? Date un segnale al vostro amico acquistando il libro:

Totò Cuffaro – Le carezze della nenia
Prefazione di Luigi Amicone
Edizioni Guerini e Associati

I proventi del libro non andranno alla famiglia di Totò, ma saranno utilizzati per istituire delle borse di studio per bambini, figli di detenuti, più bisognosi.

Nota a margine

Se Totò Cuffaro, appena uscito dal carcere, comincia a fare politica con Pannella, anche da esterno, il Partito Radicale – grazie ai ‘ricordi’ di Raffaele Lombardo e all’incubo di Rosario Crocetta – rischia di diventare la prima forza politica dell’Isola…

Redazione

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