Liberare i cassetti fiscali delle imprese edili. La richiesta è avanzata da Confedercontribuenti che si rivolge al Governo nazionale per le realtà imprenditoriali che hanno maturato crediti grazie agli Eco Bonus e ai Sisma Bonus. A segnalare quanto sta avvenendo è il presidente dell’associazione Carmelo Finocchiaro: «Ora il sistema rischia di implodere. Con questo blocco, a cui stanno partecipando non solo le banche ma anche Poste Italiane, e adesso anche Eni ed Enel, sono stati bloccati i cassetti fiscali delle imprese, impedendo che i crediti vantati diventassero soldi, capaci di permettere alle imprese di portare avanti la loro attività. Tale situazione ha permesso ad una serie di speculatori nazionali e internazionali di scendere in campo per comprare i crediti delle imprese che hanno bisogno di liquidità. Proprio il diritto di recuperare i propri crediti per avere liquidità, trasformato in un bisogno per la sopravvivenza, sta determinando costi assolutamente pesanti da sostenere per le imprese italiane».
La preoccupazione per gli operatori di settore è quello di rimanere legati ad operazioni speculative pur di riprendere quanto già maturato e necessario per non far fallire le proprie imprese. «Nella legge di bilancio – continua Finocchiaro – non c’è nessun intervento o provvedimento che faccia pensare che il Governo voglia intervenire per fermare il mercato degli speculatori, cioè, per ridare alle banche e alle poste la possibilità di riprendere il credito ed utilizzarlo per dare liquidità. A tal proposito Conferdercontribuenti si riserva di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma nei prossimi giorni, affinché si possa avviare un’indagine per accertare le responsabilità che rischiano di far precipitare nell’usura criminale migliaia di imprese».
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