Lazzarin, lo scrittore per strada fa tappa in Sicilia «Più diffidenza a Sud, mi scambiano per mendicante»

Ha iniziato quasi per gioco, progettando appena sei tappe, e invece non si è più fermato. Da nove mesi gira l’Italia con la sua Olivetti, per promuovere, on the road, i suoi libri. Nelle settimane scorse Walter Lazzarin, originario di Rovigo e conosciuto sul web come Lo scrittore per strada, ha fatto tappa anche in Sicilia, prima nel Ragusano e poi a Catania. «Al Sud – racconta a MeridioNews – c’è maggiore diffidenza, più volte mi sono trovato a dover spiegare che non chiedevo l’elemosina».

Il 33enne è partito da Santa Croce e Punta Secca, è passato per Ragusa, per dirigersi poi a Pozzallo e concludere il suo viaggio nel capoluogo etneo. «La Sicilia la conoscevo già – racconta Walter – sono stato a Catania 16 giorni a gennaio. Mi posizionavo con la mia macchina da scrivere in Via Etnea, tra Piazza Duomo e Piazza Università, ma anche in Corso Italia. Adesso torno a trovare degli amici che ho conosciuto lì e concluderò la tappa siciliana con una gita sull’Etna».

Dovevano essere solo sei le città toccate dal suo inusuale tour, che ha lo scopo di riavvicinare i lettori alla narrativa, ma poi la sua idea ha riscosso così tanto successo che in molti hanno cominciato ad invitarlo. A Punta Secca è stato ospite della rassegna letteraria Libri d’aMare, a Pozzallo a contattarlo è stato invece Giuseppina Sirugo del gruppo dei Villani, i volontari che ormai da diversi mesi si spendono per la riqualificazione della villa comunale.

Difficile tracciare un bilancio sulla risposta dei lettori in questi giorni: «Quando raggiungo un posto perché sono stato invitato – spiega lo scrittore – la maggior parte delle persone che incontro conoscono già la mi storia. A Ragusa ho catturato l’attenzione soprattutto dei turisti italiani che in questo periodo sono tantissimi. In generale comunque ho notato più diffidenza al Sud, dove sono soprattutto i giovani ad avvicinarmi. La fascia di pubblico più adulta invece mi collega spesso a un mendicante e più volte mi sono trovato a dover spiegare che non chiedevo l’elemosina».

L’idea del tour per la strada, armato solo di una macchina da scrivere e dei suoi libri, è nata da una storia che stava scrivendo e che raccontava di un giovane scrittore che promuoveva il suo libro porta a porta. «Ho cominciato a documentarmi e fare delle ricerche anche sulle implicazioni fiscali e da lì il passaggio dalla finzione alla realtà è stato breve. Poi ho visto che cominciavo ad avere anche un riscontro mediatico e ho deciso di continuare».

A spopolare sono soprattutto i suoi tautogrammi, componimenti poetici formati da parole che cominciano tutti con la stessa lettera, che Lazzarin regala ai passanti. «Il mio secondo libro è una raccolta di tautogrammi. Quando li condividevo sulla mia bacheca Facebook riscuotevano un grande successo in termini di like e commenti. E in strada ho visto che sono un modo veloce ed efficace per entrare in contatto con chi si avvicina e incuriosire i passanti».

In questi nove mesi in giro per l’Italia, lui e la sua Olivetti sono diventati inseparabili, ma Walter è anche uno scrittore 2.0 che condivide la sua esperienza su un blog e sui social. «Nel mio computer c’è la mia vita – confessa -. Devo dire che la figura romantica della macchina da scrivere però funziona parecchio e sono in tanti quelli che si fermano solo per guardarla da vicino». Il suo giro per l’Italia continuerà adesso almeno fino a settembre, quando è atteso in Sardegna nel cagliaritano: «Poi – conclude – starà a me decidere se fermarmi».

Chiara Carbone

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