Lavoro sicuro, la provocazione di Vecchio

Sagome a grandezza naturale di operai in caduta libera dai ponteggi, macchie di sangue intorno alla frase “Vogliamo Sicurezza”, di grande impatto emotivo sono sbucate nelle ultime due settimane davanti alcuni cantieri della provincia. Si tratta della curiosa ed incisiva iniziativa nata per promuovere la sicurezza sul lavoro, tema oggi quanto mai sentito. La campagna si intitola “Vietato rischiare la vita sul posto di lavoro”. A lanciarla è stata l’Ance (Associazione Nazionale costruttori edili), che a Catania è presieduta da Andrea Vecchio.

«La sicurezza è la parte più importante del nostro lavoro di imprenditori eppure è quella per cui più spesso si guarda al ribasso dei costi di investimento» – sono state le parole di Vecchio. «Tanti, troppi sono i cantieri in cui non vige alcun tipo di sicurezza, troppi gli operai che lavorano in nero, gli impresari che non versano i dovuti contributi», ha lamentato l’ingegnere Nicola Colombrita. Con espedienti per nulla convenzionali l’iniziativa ha lo scopo di attrarre l’attenzione dell’osservatore di passaggio. Immagini forti e perfino fastidiose puntano a modificare la comune percezione degli addetti ai cantieri edili.
 
«La provocazione  lanciata dai cartelli sparsi per diversi cantieri edili del catanese – aggiunge ancora Vecchio – punta il dito su tutte quelle imprese che fanno concorrenza sleale alle imprese sane. Un cantiere non a norma, così come la manodopera in nero, costano indubbiamente meno all’”imprenditore furbo”, ma la salvaguardia dell’operaio conta di più. La sicurezza e l’affidabilità hanno un prezzo che non può e non deve prevedere ribassi. Gli schizzi di sangue sui cartelli manifestano la nostra attenzione alla problematica degli infortuni e delle morti sul lavoro nonché l’aspro disappunto verso l’operato di tutte quelle imprese che non guardano alla sicurezza dell’operaio. Noi, promotori del lavoro pulito non vogliamo essere capi espiatori di questo sistema – conclude.
 
Poche e semplici norme stanno alla base della sicurezza in ambito lavorativo, ma è necessario conoscerle per rispettarle: «L’Ance si preoccupa di promuovere periodicamente corsi di formazione gratuiti per tutti gli operatori e gli apprendisti del settore edile. Garantire la presenza di almeno un addetto alla prevenzione incendi, al primo soccorso in ogni cantiere, costituisce una necessaria misura di sicurezza, così come la presenza di addetti ai lavori sufficientemente competenti», aggiunge l’ingegnere Colombrita. Il rischio di incidenti e morti sul lavoro è oggi una drammatica realtà in costante aumento. Conoscerlo per evitarlo è il suggerimento che l’Ance ci invita a raccogliere.

Federica Motta

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