Lavoro nero e morte bianca a San Cristoforo I sindacati: «Nessuna misura di sicurezza»

«Questa non è una morte sul lavoro, perché costringere una persona a operare in queste condizioni equivale a un omicidio». Sconvolti, dopo la morte  in cantiere avvenuta questa mattina dell’operaio edile Orazio Savoca, 26 anni, i sindacalisti di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Claudio Longo, Gavino Pisanu e Francesco De Martino hanno deciso di rilasciare solo dichiarazioni congiunte «per mandare un messaggio di maggior forza e unità in un caso così grave». Il cantiere, che si trova tra le via Tripoli e via Fratelli D’Antoni nel quartiere San Cristoforo a Catania, dove si stava ultimando una palazzina alta tre piani, era presente da almeno due anni. «Una impalcatura fatiscente, alta almeno dieci metri, priva di qualunque struttura di sicurezza: nessuna protezione, nemmeno un passamano», affermano i sindacalisti. Che denunciano: possibile, in questi anni, che «l’ispettorato sul lavoro non abbia potuto effettuare i regolari controlli?».

Aveva appena ventisei anni Savoca e da molti anni lavorava in nero, secondo quanto accertato. Forse era sposato e la moglie aspetterebbe un bambino, «ma non sono informazioni verificate con certezza, nel quartiere c’era reticenza a parlare della questione» precisa Claudio Longo, segretario Fillea. Di certo c’è che non riceveva un regolare versamento dalla Cassa edile dal 2006. E nessuna iscrizione alla cassa è stata fatta per i lavori nella palazzina, dalle cui impalcature fatiscenti il giovane è precipitato questa mattina, forse per il cedimento di una pedana di legno.

All’esterno del cantiere, adesso sequestrato, non è presente il cartello, obbligatorio per legge, che fornisce le informazioni sulla ditta che stava eseguendo i lavori: impossibile, senza una indagine, conoscere la data inizio, il committente e il direttore dei lavori. «Non riusciamo a capire chi è l’azienda, non sono informazioni che abbiamo potuto reperire – continuano i sindacalisti – Eppure l’edificio è stato costruito ex novo, quindi una autorizzazione deve esserci stata dall’ufficio tecnico comunale, perché abbattuta e ricostruita una vecchia palazzina». All’incidente è seguito il sequestro del cantiere, e sul caso sono in corso delle indagini, affidate ai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Angelo Busacca.

E ad alcune ore dall’incidente di Savoca muore anche Sebastiano Alessi, operaio di 59 anni rimasto gravemente ferito il 2 agosto in un cantiere edile di via Passo Gravina. In un comunicato congiunto, i segretari confederali catanesi di Cgil Cisl e Uil, Angelo Villari, Alfio Giulio e Angelo Mattone, affermano: «Siamo di fronte a una nuova dimostrazione di impotenza delle istituzioni».

[foto da 095]

Leandro Perrotta

Recent Posts

Carini, un incendio ha danneggiato una villetta: in corso le indagini

Un incendio si è verificato in una villetta in via Magellano a Carini in provincia…

6 ore ago

Falso nella realizzazione di campi da padel, prosciolto il sindaco di Acireale

Il Tribunale monocratico di Catania ha emesso una sentenza di non luogo a procedere perché il…

7 ore ago

A Catania riapre al pubblico Villa Zingali Tetto, costruzione in stile Liberty realizzata nel 1926

«La meravigliosa Villa Zingali Tetto, capolavoro architettonico in stile Liberty realizzato nel 1926 da Paolo…

10 ore ago

Sanità, la Corte costituzionale dichiara illegittima la violazione dei tetti di spesa da parte della Regione siciliana

È illegittima la violazione dei tetti di spesa da parte della Regione siciliana in relazione alle…

11 ore ago

Falsi incidenti per truffare le assicurazioni: 14 condanne e un’assoluzione per la banda spaccaossa

Un'assoluzione e 14 condanne. È quanto ha deciso la quarta sezione della corte d'Appello presieduta…

11 ore ago

Pensionato scomparso nell’Agrigentino, ritrovato morto il 73enne Agostino Fanara

É stato ritrovato morto nelle campagne tra Racalmuto e Mileno, Agostino Fanara, 73 anni, scomparso…

13 ore ago