La fine della loro relazione, dopo 26 anni di matrimonio, lo aveva mandato fuori di testa. Così dal 2016, come spiegano i carabinieri del comando provinciale di Catania, aveva soffocato l’ormai ex moglie di 47 anni con azioni vessatorie, pedinamenti, appostamenti. Dopo la denuncia della donna sono però scattate le indagini, coordinate dalla Procura di Catania, che hanno portato oggi agli arresti domiciliari per R.C., 49 anni, accusato di atti persecutori verso quella che era la sua coniuge. La misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri della tenenza di Misterbianco.
La donna, secondo quanto emerge, avrebbe interrotto il matrimonio proprio a causa del carattere prevaricatore e violento del coniuge. Comportamenti intrusivi e assillanti avrebbero via via lasciato spazio a minacce e frasi inquietanti come: «Se ti vedo con qualcuno ti ammazzo a te e l’altro…se non sei con me sei morta…né mia né di nessuno». L’uomo avrebbe riferito tali pensieri anche ai figli maggiorenni della coppia. La loro madre, se avesse frequentato altri uomini, sarebbe stata ammazzata dal loro padre. E poi ancora: telefonate ricorrenti (la ex moglie ha dovuto cambiare numero) e vessazioni che hanno spinto la donna a temere per la propria incolumità.
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