Sono stati fatti scendere intorno a mezzanotte i 64 migranti della Mare Jonio, per i quali il governo italiano ha autorizzato lo sbarco. A mettere piede a Lampedusa sono stati diverse donne, alcune delle quali incinte, e bambini con i familiari.
La decisione era stata ieri pomeriggio, e in seguito alla decisione della ministra della Difesa Elisabetta Trenta di firmare il divieto d’ingresso alla nave dell’ong Mediterranea Saving Humans a condizione che si soccoressero i naufraghi più vulnerabili.
Lo sbarco è avvenuto sul molo Favaloro, in un’area militare inibita a civili e giornalisti. A bordo della Mare Jonio restano al momento 34 persone. L’ong continua a chiedere un porto sicuro. «Chiediamo, con forza, che questi naufraghi, insieme all’equipaggio, possano sbarcare il prima possibile. A bordo la situazione rimane precaria. Alle onde si è aggiunto un guasto all’evaporatore e al dissalatore che ci privano di acqua corrente: siamo senza rubinetti in cucina e bagno. Rimane solo una bottiglia di acqua».
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