La trasferta a Parma uno snodo per la A Tedino: «Gara da giocare con intelligenza»

Il Palermo si prepara all’operazione sorpasso. Tedino, conducente di una macchina che ha ricominciato a viaggiare con un ritmo da serie A, ha già messo la freccia. Il Frosinone è lì ad un passo, ad una sola lunghezza di distanza, e ai rosanero basterà lunedì un risultato positivo (una vittoria ma anche un pareggio in virtù del vantaggio negli scontri diretti con i ciociari) per impadronirsi del secondo posto in classifica. L’operazione sorpasso è alla portata ma, per ‘indovinare’ la manovra, gli uomini di Tedino a Pasquetta (fischio di inizio ore 20,30) dovranno superare al Tardini l’ostacolo Parma nel recupero della gara valida per la ventinovesima giornata non disputata lo scorso 3 marzo a causa delle avverse condizioni meteo e della mancanza degli standard di sicurezza legati anche alla viabilità e all’incolumità delle persone sugli spalti.

Un mese fa sarebbe sceso in campo in Emilia un Palermo convalescente, tornato a respirare dopo il successo scacciacrisi ottenuto pochi giorni prima al Barbera contro l’Ascoli. Oggi, invece, c’è un copione diverso. La convalescenza percepita all’inizio del mese è diventata guarigione completa, sancita dalla conquista di sei risultati utili consecutivi (striscia impreziosita da quattro vittorie nelle ultime cinque giornate di campionato) che hanno rigenerato la squadra mettendola nuovamente nelle condizioni di ambire ad uno dei primi due posti che valgono la promozione diretta. Il Palermo, reduce dal blitz vincente sul campo della Virtus Entella, adesso ha tutte le carte in regola per salire in serie A senza passare dai playoff. Piano d’azione che, lunedì, proverà a scompaginare il Parma di D’Aversa, quarto con 50 punti (sette in meno dei rosa) in compagnia di Perugia, Bari e Cittadella. La compagine ducale è una neopromossa solo sulla carta essendo una squadra che, pur avendo militato in Lega Pro nella scorsa stagione, ha una struttura (ambizioni e cifra tecnica del collettivo rinforzato peraltro a gennaio) compatibile con la massima serie. Traguardo che, nonostante il basso profilo degli addetti ai lavori gialloblù, rimane nel mirino di un club intenzionato a rinverdire i fasti del passato dando un ulteriore impulso al processo di ‘risalita’ iniziato nell’estate 2015 subito dopo il fallimento.

Resta l’ultimo step prima della definitiva consacrazione: la continuità. Parola con la quale gli emiliani non hanno avuto molta confidenza finora in questa stagione ma che, dopo quattro successi negli ultimi cinque turni, vogliono accogliere definitivamente nel loro vocabolario. «Ci aspetta una gara che nasconde molte insidie ma noi ci presenteremo con grande volontà e spirito di sacrificio – ha sottolineato Tedino – è una partita difficile ma non la considero una gara spartiacque nel senso che non sarà decisiva e non richiederà una vittoria ad ogni costo. Detto questo, cercheremo in tutti i modi di vincere a Parma anche se dovremo farlo con la dovuta intelligenza». Le ruggini con il collega D’Aversa legate alla semifinale playoff in Lega Pro tra Parma e Pordenone vinta ai rigori dai ducali nella scorsa stagione fanno ormai parte del passato. Il tecnico rosanero è concentrato solo sull’attualità: «Dobbiamo pensare solo a questo campionato, torneo nel quale sia Parma che Palermo stanno facendo bene recitando un ruolo da protagonista». Lo stesso ruolo che in questi mesi ha interpretato la società di viale del Fante nell’ambito della vicenda giudiziaria culminata giovedì mattina con il rigetto da parte del Tribunale dell’istanza di fallimento presentata dalla Procura: «Noi dello staff abbiamo avuto sempre grande fiducia nell’operato e nei messaggi del patron Zamparini e del presidente Giammarva. Adesso spetta a noi scendere in campo con quel quid in più di entusiasmo che danno le vittorie, non solo quelle calcistiche».

Parola al campo, dunque. Squadra che vince non si cambia? Questa regola non scritta difficilmente verrà applicata lunedì da Tedino. Incognite relative ai recuperi e stanchezza dei giocatori impegnati in queste ultime gare ravvicinate senza soluzione di continuità costringeranno l’allenatore friulano a fare determinate valutazioni e a ricorrere inevitabilmente ad un po’ di turnover. Se smaltirà in tempo la sindrome influenzale che lo ha messo ko alla vigilia del match con l’Entella, Dawidowicz (impiegabile anche al posto di Jajalo come play a centrocampo) molto probabilmente giocherà in difesa al posto di Rajkovic, reduce da una partita su un campo sintetico poco funzionale alle esigenze di un giocatore che nel recente passato ha mostrato una certa fragilità sul piano fisico. Rispetto alle ultime partite, Tedino avrà a disposizione un ventaglio di scelte più ampio. Il tecnico deve decidere se confermare Coronado sulla trequarti a ridosso di una sola punta (e in questo caso La Gumina e Nestorovski sarebbero in ballottaggio) o riproporre il brasiliano nel ruolo di mezzala (con Murawski, Gnahoré e Chochev in corsa per il posto dell’altro interno in mediana) affidandosi dal primo minuto al tandem offensivo formato da Nestorovski (rimasto in panchina giovedì a Chiavari dopo gli impegni con la Nazionale) e un La Gumina galvanizzato dallo score di tre gol nelle ultime tre partite. Sull’out sinistro di centrocampo, inoltre, la candidatura di Rolando, titolare nelle ultime due gare, è insidiata dal recupero di Aleesami.

Antonio La Rosa

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