La replica dell’Istituto zootecnico: “Tutto falso”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA REPLICA STIZZITA ALL’ARTICOLO PUBBLICATO IERI SULL’ISTITUTO ZOOTECNICO DI PALERMO CHE TROVATE SOTTO IN ALLEGATO

“Ho letto con sorpresa ed amarezza l’articolo a firma di Antonella Sferrazza apparso questo pomeriggio sul vostro portale on line Link Sicilia, perché contiene una serie di affermazioni false e artatamente denigratorie e, per questo, gravemente lesive della reputazione di questa Direzione e di tutti coloro che prestano la loro attività lavorativa presso l’ISZS. Ed invero, sin dal titolo: “la vergogna dell’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia cannibalismo tra animali, e dipendenti esposti alle infezioni”, appare chiaro come la giornalista abbia una percezione distorta e falsa di quella che è l’ordinaria gestione dell’Istituto, impressione confermata laddove la stessa, dopo avere esordito nell’incipit dell’articolo che avrebbe parlato di una “storia di degrado indegno di ogni paese che si voglia dire civile”, enuncia in maniera confusa ed erronea quelli che dovrebbero essere gli scopi dell’Istituto Zootecnico per la Sicilia ( salvaguardia delle razze autoctone di interesse zootecnico), quando in realtà espone quelli che invece sono gli indirizzi statutari dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia.
Dopo questo infelice esordio che mostra come la giornalista appaia confusa e disinformata, l’articolo contiene una serie di affermazioni false e scientemente offensive che non corrispondono sicuramente a ciò che è possibile riscontrare all’Istituto da me diretto. Ed infatti, pur fra tante difficoltà dovute alla inadeguatezza di fondi e alla carenza di personale, è assolutamente falso l’affermazione secondo cui “le condizioni dell’Itituto Zootecnico sono pietose”.
Va innanzitutto smentito con forza che gli animali abbiano problemi di alimentazione. Ad essi, infatti, Direzione e personale tutto hanno sempre garantito la massima cura necessaria al loro benessere e principalmente per ciò che riguarda l’approvvigionamento alimentare. Di conseguenza, è privo di ogni riscontro che nell’Istituto si siano verificati casi di cannibalismo, in ragione dell’asserita mancanza di mangime.
Del pari va smentita, in quanto falsa, la circostanza secondo cui vi sarebbero animali malati non curati per mancanza di farmaci, poiché in Istituto è presente un veterinario che presta la propria attività professionale tutte le volte che ciò si rende necessario.
Infine, appare grave e altamente offensiva la distorta affermazione, contenuta a conclusione dell’articolo, quasi a voler tirare le somme rispetto ad una situazione falsamente rappresentata, secondo cui i dipendenti sarebbero esposti all’interno dell’ISZS ad asseriti agenti patogeni, poiché le condizioni ambientali dei lavoratori all’interno dell’Istituto Zootecnico non presentano assolutamente alcun fattore di rischio, come è testimoniato dal fatto che in tanti anni nessuno dei dipendenti si è mai ammalato per ragioni connesse alle funzioni svolte. Ciò che appare grave e inaccettabile è, invece, che si sia strumentalizzata l’attività di un Ente, alterandone la realtà, senza la opportuna verifica delle fonti d’informazione e, altresì, senza intervistare chi l’Ente gestisce nella quotidianità istituzionale.
Palermo, lì 13/10/2014
Distinti Saluti
F.to – IL Direttore, Antonio Console

La nostra replica:

Egregio direttore

comprendiamo la sua solerzia nel volere difendere il buon nome del suo Istituto, è il suo lavoro, peraltro pagato dai cittadini, quindi decisamente più delicato di altri.

Il nostro lavoro, invece, è un altro: informare i cittadini su fatti, anche se la diffusione di alcune notizie non è gradita a tutti.

Oltre ad essere certi delle nostre fonti,- e su questo ci sentiamo di rassicurarla-  parlano anche le foto, quelle che abbiamo pubblicato e quelle che pubblicheremo.  L’avere poi attribuito all’Istituto compiti più ampi di quelli che ha- particolare che abbiamo subito corretto- non altera la sostanza.

Ci fa inoltre piacere che i dipendenti non si siano mai ammalati per le condizioni in cui lavorano (amianto incluso?). Ma spetterebbe ai medici dire se ci sono rischi e se ci sono stati danni. Per questo sono previste le visite mediche che, però, dalle sue parti, si sono fatte rarissime, a quanto pare.

Se poi consideriamo che, per un cavillo burocratico, a questi dipendenti viene anche negato lo stipendio, potremmo dedurre che se c’è qualcosa di confusionario, è sicuramente la gestione dell’Istituto da lei diretto.

Cordiali saluti

La vergogna dell’Istituto zootecnico di Palermo: cannibalismo tra animali e dipendenti esposti alle infezioni

Redazione

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