«Ci sono un caso di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva; venti di scabbia e qualche altro caso con diverse patologie. In totale sono 29 i migranti con problemi di natura sanitaria».
Il procuratore capo di Siracusa Fabio Scavone rende noti all’Ansa i risultati della relazione degli infettivologi che hanno monitorato i 116 migranti a bordo del pattugliatore Gregoretti ormeggiato al Pontile Nato della Marina militare nella rada di Augusta. «Oltre ai due casi di estrema gravità, anche gli altri devono avere le cure», dice Scavone.
Nei minuti successivi arriva l’annuncio su Facebook del ministro Matteo Salvini. «Nelle prossime ore darò l’autorizzazione allo sbarco perché abbiamo la certezza che i migranti non saranno a carico dei cittadini italiani. Cinque paesi, Germania, Francia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo, più alcune strutture dei vescovi italiani si faranno carico di questi 116 migranti».
La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo per carenze nell’assistenza sanitaria sulla nave della Guardia costiera che ha preso a bordo, ormai da sei giorni, anche i 50 migranti salvati dal peschereccio di Sciacca Accursio Giarratano. Così ieri tre consulenti della Procura, tra cui un carabiniere dei Nas, sono saliti a bordo. Finito il controllo hanno riferito al procuratore Scavone.
La Gregoretti è ferma ad Augusta per il no del Viminale che intende prima trovare una collocazione dei migranti in altri Paesi europei. Per questo fonti della Commissione europea da giorni dicono che è in corso una trattativa col governo italiano. Gli unici a scendere sono stati i 15 minorenni.
Stamattina Legambiente Sicilia, alla luce delle condizioni igienico sanitarie accertate, ha deciso di denunciare il ministro Matteo Salvini. «Non accettiamo l’idea di abituarci a tutto, anche alle scelte politiche inconcepibili e oltre ogni legge e ordinamento, come quella di costringere in condizioni igienico-sanitarie pessime, da cinque giorni, con un solo bagno, 116 esseri umani su una nave italiana che li ha salvati da un sicuro naufragio ed è già ormeggiata in un porto del Paese. È una mostruosità che non può passare sotto silenzio e restare impunita. Ecco perché stiamo presentando un esposto alla Procura di Siracusa per denunciare il ministro degli Interni di sequestro di persona».
Intanto nelle ultime ore la ong tedesca Sea Eye ha tratto in salvo 40 persone da un gommone a largo della Libia. Tra loro ci sono due donne, di cui una incinta, un neonato e bue bambini. Ora vengono assistiti a bordo della nave Alan Kurdi, fanno sapere su Twitter. Secondo quanto riferisce la ong, i migranti provengono da Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Congo e Camerun e dicono di aver lasciato la città libica di Tagiura nella notte.
«Chiederemo alle autorità competenti di assegnarci un porto sicuro. Geograficamente, Lampedusa è il più vicino», dice Gorden Isler, portavoce dell’ong tedesca Sea Eye.
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