Il Consiglio comunale ha bocciato la mozione di sfiducia all’assessore alla Partecipazione Giusto Catania. I voti favorevoli alla sfiducia sono stati 19, i contrari 27 (più di quanti siano gli orlandiani) e una scheda bianca. Assenti Alotta, Bruscia e Calì. La vittoria del «sì», in ogni caso, non avrebbe comportato la decadenza automatica del membro della giunta Orlando: è il sindaco ad assegnare o revocare le deleghe. La votazione, in sostanza, ha avuto più che altro un sapore politico.
La contestazione nei confronti dell’esponente di Rifondazione Comunista è stata promossa dal consigliere di Forza Italia Giuseppe Milazzo attraverso un’apposita mozione, passata dal via libera della conferenza dei capigruppo. Il consigliere azzurro non ha mandato giù l’occupazione della postazione anagrafica del quartiere San Giovanni Apostolo (ex Cep) da parte di alcune famiglie indigenti.
Non è stato possibile raggiungere Catania per un commento. Il delegato alla Mobilità oggi si è recato al Parlamento Europeo a Bruxelles, in rappresentanza del Comune, per partecipare a una conferenza tra Ue, Turchia e Curdi. A margine della conferenza Catania ha consegnato una copia della pergamena della cittadinanza onoraria al popolo curdo e ad Abdullah Öcalan alla nipote del leader del Pkk, Dilek Ocalan, giovane parlamentare turca.
«Ringrazio l’aula per avere tenuto un profilo istituzionale sulla mozione del collega Milazzo – ha commentato il presidente di Sala delle Lapidi Salvatore Orlando – e ringrazio il collega per aver consentito il dibattito e aver preso parte alla votazione con serenità e senso delle istituzioni».
«La mozione di sfiducia verso l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – ha detto il consigliere del gruppo misto Filippo Occhipinti –, seppur priva di ogni efficacia, è stata bocciata dal consiglio comunale con 27 no, 19 sì e un astenuto, ritorcendosi contro chi l’aveva presentata. Un autentico autogol politico che ha l’unico effetto di rafforzare l’assessore». «Il gruppo del Partito Democratico – ha sottolineato il vice capogruppo Sandro Leonardi – ha votato convintamente sì alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giusto Catania: le occupazioni abusive di edifici pubblici sono sbagliate, ma questa amministrazione e in particolare l’assessore non si sono mostrati all’altezza del proprio ruolo. L’emergenza abitativa rimane uno dei grandi problemi di Palermo: questa amministrazione da un lato tollera le occupazioni ma dall’altro fa molto poco per aiutare le famiglie in difficoltà. La mozione – ha aggiunto il democratico – andava approvata però anche per altri motivi, vista la tragica situazione della mobilità cittadina e dell’Amat, ma l’esito della votazione mostra anche che non tutte le opposizioni sono state coerenti e che non c’è chiarezza su chi fa parte di questa maggioranza e chi no».
«Dal voto in aula – dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – si evince la convergenza tra il Partito Democratico e Forza Italia e il fatto che dopo il voto di oggi la politica dell’amministrazione comunale e dell’assessore Catania ne esce rafforzata, con numeri più ampi di quelli posseduti dalla maggioranza stessa».
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