La politica siciliana? Così è se vi pare!

MAI COME IN QUESTO MOMENTO IL ‘RELATIVISMO’ SI APPLICA ALLA NOSTRA ISOLA. SETTE GIORNI FA LA MANOVRA BIS DEL GOVERNO CROCETTA ERA GIA’ PRONTA. C’ERA ADDIRITTURA UN DECRETO LEGISLATIVO ROMANO SUI RESIDUI ATTIVI… OGGI NON SE NE PARLA PIU’. DAL CILINDRO DEL GOVERNO CROCETTA SONO SPUNTATI 80 MILIONI DI EURO (CHE NESSUNO HA VISTO: ‘RELATIVI’ PURE QUESTI?). INTANTO D’ALIA (UDC), FILOSOFEGGIANDO TRA PARMENIDE ED ERACLITO, STA FACENDO IMPAZZIRE I DIRIGENTI DEL PD…

La politica siciliana? Una rappresentazione teatrale dove il più classico del “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello tiene banco. Per il grande drammaturgo siciliano è impossibile, per l’uomo, riconoscere il reale. Di tutto quello che succede attorno a noi ognuno di noi può dare una propria interpretazione che non coincide con quella degli altri. Il risultato è un relativismo delle forme, delle convenzioni, delle riflessioni e. quindi, dell’esteriorità. Dunque un’impossibilità, per l’animo umano, di conoscere la verità.
Mai, come in questo momento, il ‘relativismo’ si applica alla politica siciliana. Una settimana fa il Governo regionale di Rosario Crocetta, davanti a un’impugnativa devastante, frutto di scelte governative sbagliate e inconcludenti, annunciava una nuova manovra finanziaria da parte dell’Ars. Grandi titoloni sui giornali: il Governo nazionale aveva addirittura ‘confezionato’ un Decreto legislativo per consentire a tutte le Regioni italiane di utilizzare i cosiddetti residui attivi.

Questo Decreto legislativo entrerà in vigore il prossimo anno, ma la Sicilia – giuravano Crocetta e l’assessore all’Economia, Luca Bianchi – l’avrebbe anticipato di un anno. In solitudine ci siamo permessi di osservare che, forse – come si dice in questi casi dalle parti di Sciacca, questa storia avrebbe potuto configurarsi come una minchiata con il jummo: una di quelle minchiate leggere, quasi ‘illuministiche’, che galleggiano in mare…

Ieri, nuovo annuncio del Governo Crocetta: sarebbero stati trovati 60, forse 70, forse 80 milioni di euro. Dove sarebbero stati trovati? Sotto il materasso? No, tra le pieghe del Bilancio. Con questi soldi – che ovviamente hanno visto solo Crocetta e Bianchi – si provvederà alle emergenze. E la manovra che era pronta? E il Decreto sui residui attivi che la Sicilia avrebbe anticipato di un anno? Per ora è sparita. Sostituita dalla ‘scoperta’ – secondo noi tutta da verificare – di questi 70-80 milioni di euro trovati chissà dove.

Insomma, era ‘relativa’ la manovra finanziaria bis che Sala d’Ercole si accingeva ad esaminare e ad approvare a tamburo battente. E sono ‘relativi’ anche i 70-80 milioni di euro che sostituiscono la ‘relativa’ manovra. I siciliani possono scegliere ciò che pirandellianamente gli pare più gradita: la manovra finanziaria bis dell’Ars o i 70-80 milioni di euro.

Non ha importanza se si tratta, nell’uno come nell’altro caso, di due minchiate (con i relativi jummi): l’importante è che le due condizioni ‘relative’ siano alternative: la loro eventuale ‘esistenza’ come “cose in sé” non servirebbe a nulla. Dopo la disastrosa Finanziaria di quest’anno – che è l’unica cosa vera – Crocetta e Bianchi non sono più tenuti a propinarci altre ‘realtà’: ci bastano le ‘idee’: l’idea della manovra bis e l’idea dei 70-80 milioni di euro ritrovati. Torniamo a vivere di idee e non di ‘mera’ realtà, sembra dire ai siciliani il Governo Crocetta. Certo, poi 30 mila persone dovranno mettere d’accordo il pranzo con la cena.
Ma che volete che siano queste quisquilie davanti a un Governo regionale che propone alla Sicilia di ‘vivere’ una commedia pirandelliana? 

Il “Così è se vi pare” vale anche per la crisi del Governo Crocetta. L’unica cosa vera, palpabile, è che Berlusconi ha già ammazzato il vitello grasso per il ritorno del figliuol prodigo-Casini nella casa del centrodestra.

Ieri, in Sicilia, i ‘filosofi’ presocratici del PD siciliano hanno cominciato a interrogarsi: per il leader dell’Udc siciliana, il ministro Giampiero D’Alia, il Governo Crocetta è o diviene? Come spesso gli capita, pasticciando tra Parmenide ed Eraclito, i ‘filosofi’ del PD si sono ‘autoincaprettati’.

Eppure D’Alia è stato molto chiaro: è il PD, ha detto, che ha aperto la crisi. Ma è stato equivocato. I dirigenti del Partito Democratico siciliano, che da un anno ‘elemosinano’ le poltrone in Giunta a Crocetta, al senatore Giuseppe Lumia e ad Antonello Montante hanno fatto uno più due: l’Udc si appresta a lasciare la Giunta liberando tre poltrone per noi…

Errore: perché, anche in questo caso, vale sempre la stessa legge: ognuno di noi può dare una propria interpretazione dei fatti che non coincide con quella degli altri. D’Alia, da buon democristiano che ha voluto Crocetta presidente della Regione contro mezzo PD siciliano, potrebbe aver semplicemente detto ai ‘filosofi’ del PD: con le vostre parole vi siete messi fuori dal nostro Governo! Mentre i ‘filosofi’ del PD avrebbero capito l’esatto contrario!

Anche in questo caso, una realtà a lettura multipla. Dove l’unica condizione oggettiva è rappresentata dalla ‘sarda’ che i dirigenti del PD siciliano rimasti a bocca asciutta continuano a leccare… E leccano, leccano, leccano…

Redazione

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