Scende in picchiata all’uscita di scuola e attacca i bambini. La sua fama è ormai così estesa che, nella catena dei racconti, le si è persino attribuita una predilezione per i bambini biondi. Si tratta di una poiana di Harris che, da giorni, sembra aver scelto come luogo preferito il tetto della scuola Montessori di Aci Castello, in via De Roberto, creando non pochi disagi e paura tra i residenti, in particolare i genitori. Qualche giorno fa avrebbe graffiato una bimba, posandosi sulla testa della piccola. Oggi, secondo quanto testimoniato da un genitore, sarebbe scesa in picchiata su di lui e i suoi due gemellini all’ingresso a scuola. Il momento di maggiore attività – probabilmente attratta dalla folla di piccoli alunni che corrono – è però la fine delle lezioni. Per difendersi, i genitori si fanno scudo con ombrelli aperti e cappucci. Oggi sul posto una squadra della Forestale, nel tentativo – finora vano – di catturare l’animale in sicurezza.
Dal comportamento del rapace, gli esperti concordano sul fatto che la poiana probabilmente sia fuggita a un falconiere. Resta da capire se sia dotata di microchip e scappata da un allevamento regolare o meno. Il fatto che giri indisturbata da giorni senza che qualcuno si adoperi per catturarla fa però propendere per l’illegalità. «Solitamente i falconieri sono anche cacciatori, che praticano appunto la caccia col falco – spiega Giuseppe Rannisi della Lipu Catania – Questo però presuppone una licenza che è anche costosa e, quindi, spesso si tratta di falconieri-cacciatori abusivi o dilettanti che usano gli animali per spettacoli illegali».
Nello specifico, l’esemplare che sta tenendo Aci Castello col naso in su è una femmina di poiana di Harris. Una specie non autoctona, che viene dal Sudamerica, particolare che potrebbe complicare la cattura «perché non si ha tanta esperienza di come interagisce con la fauna locale», aggiunge Rannisi. Al momento si sa che a subire i suoi attacchi sono stati anche piccoli cani e gatti della zona. «Si è adattata all’ambiente urbano e caccia colombe, tortore, topi… Non ha paura degli esseri umani, ma è guardinga», spiega Gianni Samperi, esperto di fauna selvatica, anche lui oggi sul posto per studiare la poiana.
Ma da dove nasce questa predilezione per i bambini? «Sono semplicemente più piccoli e, quindi, soggetti meno pericolosi a cui rivolgersi per chiedere cibo, come insegnano loro i falconieri», dice Rannisi. «Per lei può trattarsi anche di un gioco di inseguimento, un allenamento alla caccia – aggiunge Samperi – non vuole certo cacciarli davvero per mangiarli, ma è pur sempre un rapace». Con artigli affilati che di certo sarebbe meglio tenere lontani dai più piccoli. «Oggi la scuola, su suggerimento della Forestale, ci ha fatto sapere che oltre ai cappucci sarebbe meglio fare indossare ai bambini anche degli occhiali per proteggere gli occhi», racconta un papà. «Siamo tutti amanti degli animali, ma da mamma sono un po’ preoccupata e speriamo che la Forestale metta presto fine a questo disagio».
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