La Lega apre a sinistra scaricando Forza Italia? Una possibilità di cui aveva parlato in un’intervista il parlamentare di Noi con Salvini Alessandro Pagano relativamente alle amministrative di Caltanissetta, la sua città. «Al netto di Forza Italia tutti gli altri sono nostri interlocutori, da destra a sinistra». Parole successivamente smentite («una fake news», ha affermato il candidato sindaco di Caltanissetta, Oscar Aiello) anche se le dichiarazioni di Pagano non sembrano lasciare adito a dubbi. In ogni caso le fibrillazioni, nei vertici del partito del Carroccio in Sicilia, ci sono state soprattutto per la possibile apertura di nuovi scenari regionali a discapito di Forza Italia.
«Uno schema superato quello destra-sinistra – aveva detto Pagano all’emittente nissena Rete Chiara – e come tale lo rifiutiamo. Lo schema è popolo da una parte, elite finanziarie e super potentati dall’altra parte. Forza Italia con le dichiarazioni del suo leader regionale (Miccichè, ndr) non perde occasione per offendere a livello personale Salvini: è una linea francamente incomprensibile agli italiani in materia di immigrazione, di euro e di tasse. Al netto di questo tutti gli altri sono nostri interlocutori senza nessuna distinzione destra e sinistra, perché è il popolo, è il territorio quello che conta».
Fin qui Pagano, politico di lungo corso, artefice dello sbarco della Lega in Sicilia, messo ai margini della discussione sulle alleanze e dai giochi di potere all’interno del movimento siciliano. Non a caso, a rispondere indirettamente al deputato nazionale, è stato il deputato regionale Tony Rizzotto che ha rimandato al mittente l’ipotesi di dare spazio a sinistra sia a livello regionale che nel Governo nazionale.
«La Lega in Sicilia ribadisce il proprio appoggio al Governo regionale e al presidente Musumeci alla vigilia del voto per l’approvazione del documento finanziario, bilancio e articolato, in linea con quanto ha affermato il commissario regionale senatore Stefano Candiani – ha detto -. Questa finanziaria servirà a dare slancio al programma del governo di centrodestra per lo sviluppo del territorio per il quale la Lega continuerà ad avere un ruolo di sicuro protagonista, in sintonia con il Governo nazionale».
Una maniera per placare le polemiche nel governo ma bisogna ricordare cosa affermava Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia, non più di un mese fa: «Non mi piace la Lega, non sarei sincero se non lo dicessi e se il mio partito, a livello nazionale, punta all’alleanza con la Lega, io non punto a questa alleanza. Penso che i miei colleghi di tutto il Sud dovrebbero ragionare alla stessa maniera perché non credo che la Lega possa portare benefici per questa terra. Se la Lega ha un euro da spendere non lo fa certo in Sicilia. Punta a quella fascia sociale che è quella degli imprenditori e non della Sicilia. Niente accordi, a meno che non torni la Lega di prima, quella mi piaceva, perché ti lasciava fare». Resta da capire cosa succederà nel prossimo futuro a Palazzo dei Normanni (avanti con Forza Italia?) e a Roma (ancora coalizione con il M5S?) dopo le Europee.
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