La Lega Nord che governa al sud? Sì, tutto vero

La politica non smetterà mai di stupire. Quando meno te l’aspetti riesce a disorientare con grovigli ideologici, impasti di coalizione e cocktail d’alleanze e far sembrare che tutto sia normale. Ed è così che – come sancito da queste ultime elezioni amministrative – a Lampedusa, la più a sud tra le isole italiane, la costa più vicina al continente nero, sotto la giurisdizione della provincia di Agrigento, dunque siciliana al 100%, il vice sindaco entrante si chiami Angela Maraventano e sia bardata del verde della Lega Nord.

 

Chi conosce l’operato civico della Maraventano a Lampedusa giura che non è poi così strano che una leghista sia tra i più attivi leader politici che hanno esercitato, negli ultimi anni, nell’isola a largo del Mediterraneo. È difatti la lotta contro la cronica immigrazione clandestina ad accomunare la politica spesso autoritaria e intollerante della lega padana, e il desiderio di controllo della propria terra e del proprio mare da parte della popolazione di Lampedusa. Il risultato politico, così, è stato piuttosto schiacciante con la coalizione formata dal Movimento per l’Autonomia, An, Lega e Udc che ha ottenuto il 40% dei voti e la “pasionaria” – come viene chiamata la Maraventano – che sale sul secondo gradino del comune fiancheggiando il sindaco Bernardino De Rubeis dell’ Mpa.

 

“Finalmente potrò fare le mie battaglie dall’interno del palazzo del Comune e non più fuori nel mio gazebo” – ha euforicamente dichiarato la passionaria della Lega Nord. Come dubitarne? Certo è che fa un certo effetto il carroccio che governa nell’isola più a sud d’Italia. Quella stessa isola che, insomma, sarebbe stata tra le prime a venire congedata e dimenticata da un’eventuale secessione dei padani dallo stivale.

 

E nascono una certa, legittima, serie di perplessità riguardo alla futura amministrazione leghista di una terra estremamente delicata, come Lampedusa, la cui posizione geografica rappresenta una sorta di ponte (piuttosto ‘trafficato’) tra due mondi. Il timore è lecito per un certo modus operandi degli alfieri della Lega in questi ultimi anni, per le loro dichiarazioni forti, fortissime, spesso imbarazzanti. Vedi quelle dello stesso Roberto Castelli, ex-guardiasigilli, che ha sponsorizzato la Maraventano con un grande comizio in piazza. Così non ce ne voglia Angela Maraventano – che qualche tempo fa propose di inserire Lampedusa nella provincia di Bergamo. Non si scandalizzi per un certo diffuso sbigottimento.

 

La politica non smetterà mai di stupire.

Riccardo Marra

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