HANNO DIVORATO GLI ISTITUTI DI CREDITO LOCALI. HANNO CAUSATO MIGLIAIA DI ESUBERI. ORA, CON LA PANCIA PIENA, ASSUMONO ALTROVE
Prima hanno inghiottito le più grandi banche siciliane, lasciando l’Isola (ma anche il resto del Sud) senza un sistema creditizio locale, eccezione fatta per le bcc che, da piccole realtà, fanno quel che possono. Erano gli anni ’90, cominciava la ‘calata’ dei gruppi bancari nazionali che, con l’avallo della Banca d’Italia, divoravano il sistema creditizio meridionale con una voracità tale da fare rabbrividire anche Giulio Tremonti. Il quale, quando era Ministro dell’Economia, pur non brillando per sensibilità meridionalista, non esitò a dire che il Mezzogiorno è l’unica realtà italiana ‘debancarizzata’.
Poi, con la pancia piena dei risparmi dei meridionali, i grossi gruppi nazionali hanno cominciato a chiudere sportelli e agenzie, creando migliaia di esuberi. Strategia che si protrae fino ai nostri giorni e che, in Sicilia, assume i contorni della beffa.
Succede, infatti, che qui si licenzia ancora per assumere al Nord. E lo fa pure Unicredit, gruppo di cui la Regione siciliana, anche se in minima parte, è anche socio. La denuncia, l’ennesima, arriva oggi dalla Uilca che delinea un quadro allarmante:
“Il Banco Popolare Siciliano, Unicredit, Banca Intesa, BNL, MPS, Banca Carige, solo per citarne alcune, hanno fatto ricorso al fondo esuberi e ai prepensionamenti obbligatori, scambiando tante uscite con poca nuova occupazione, ma non hanno mantenuto gli accordi o almeno non in Sicilia.- dichiara Gino Sammarco, segretario generale Uilca Sicilia. Che aggiunge:
“In particolare Banca Intesa non ha ancora dato corso alle 100 assunzioni di giovani, previste entro giugno, delle quali ci auguriamo che una quota venga riservata alla Sicilia. E’ di ieri inoltre la notizia – ha aggiunto Sammarco – che Unicredit ha deliberato l’assunzione di 60 giovani da assegnare in tutta Italia, grazie al Fondo per l’occupazione, ma incredibilmente nessuna in Sicilia. Nella nostra Isola, peraltro, non vengono rispettate dalle Banche neanche le quote di assunzioni obbligatorie riservate alle persone disabili ai sensi della Legge n. 68/1999.”
“Riguardo alle assunzioni Unicredit – sottolinea Sammarco – ricordo al Presidente Crocetta che la Regione siciliana risulta essere fra i soci importanti di Unicredit, ed esprime addirittura un componente in Consiglio di Amministrazione. Ci appare quantomeno strano e colpevole che la Regione non rivendichi selezioni e assunzioni di giovani siciliani, la cui percentuale di disoccupazione supera il 60%.
La UIL e la Uilca – chiosa il sindacalista- si mobiliteranno a tutti i livelli perchè ai giovani Siciliani vengano garantite pari opportunità e pari dignità nelle assunzioni del sistema bancario”
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