La dottoressa Anna Rosa Corsello blocca i pagamenti ai dipendenti della Formazione

SI CONSUMA SULLA PELLE DEI LAVORATORI L’ENNESIMO ATTO DI SCIPPO DELLE RETRIBUZIONI. PROTAGONISTI DEL GESTO GOVERNO, AMMINISTRAZIONE REGIONALE ED IL … PUPARO.

Piomba come un siluro l’ennesimo stop ai pagamenti di fine anno ai lavoratori della Formazione professionale. E’ questo il regalo che la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale ad interim del settore, avrebbe confezionato per le festività natalizie agli otto mila lavoratori del comparto formativo.
Secondo quanto appreso da indiscrezioni, la dirigente generale del dipartimento Formazione professionale avrebbe indirizzato una nota interna al dirigente del Servizio gestione, disponendo il blocco dei pagamenti. Alla base della decisione ci sarebbe “l’ingordigia” nel recuperare ulteriori integrazioni del 2008 a danno di enti formativi e lavoratori.
La vicenda l’avevamo rappresentata in un nostro articolo e si riferisce all’adeguamento del parametro concesso a diversi enti formativi in sede di programmazione del Piano dell’offerta formativa per il 2008. In quell’anno le risorse necessarie per la copertura totale del Piano furono reperite dal Governo dell’epoca in diverse riprese. Ciò comportò l’assegnazione del finanziamento agli enti formativi in diversi momenti al fine di poter coprire totalmente le spese del personale. Insomma, parlare, in questo caso, di integrazione del finanziamento inteso come extra budget assegnato dopo la chiusura dell’attività formativa è una mera follia!
La notizia si è diffusa nell’ambiente dei datori di lavoro ed ha provocato forti malumori e sgomento. Anche tra i lavoratori, vessati da mesi di ritardi e incertezza su chi, come e quando dovrà pagare le mensilità dall’8 giugno 2013 ad oggi. Così è divampata la rabbia per l’ennesimo ritardo nei pagamenti.
Il settore è al collasso. I lavoratori vivono un incubo quotidiano e, cosa incredibile, hanno maturato e non percepito da 8 a 23 mensilità. Unico caso in Sicilia di settore così vessato e mortificato da un comportamento dell’Amministrazione regionale che è divenuto schizofrenico, ingiustificato e miope. Un atteggiamento, quello del Governo regionale, che ha varcato ogni più ragionevole limite di sopportazione.
A chi risponde la dottoressa Corsello? Chi la manovra? Chi è il ‘puparo’ che ne governa le azioni? Forse è il segretario generale della presidenza della Regione, Patrizia Monterosso, in queste ore in fibrillazione dopo il pronunciamento non certo lusinghiero nei suoi riguardi da parte della Corte dei Conti? O forse è l’assessore Nelli Scilabra?
Ancora: è in corso, per caso, un braccio di ferro tra chi sta dietro la Corsello e chi sta dietro l’assessore Scilabra? O sono entrambe complici della stessa volontà di chiudere il settore e mandare sul lastrico otto mila lavoratori?

Un fatto è certo: qualcuno gioca sporco e si sta assumendo una pesantissima responsabilità, a tutti i livelli. E’ insopportabile quest’ennesimo atto di violenza psicologica nei confronti di enti e famiglie di migliaia di lavoratori.
Le reazioni provocate dalla nota emanata dalla dottoressa Corsello sono state immediate sia nell’ambiente politico, sia in quello degli enti formativi. Un unico coro si è levato all’unisono: tutti chiedono il ritiro immediato dell’atto che costituisce l’ennesimo azzardo di una gestione fallimentare che dovrebbe far riflettere il presidente Rosario Crocetta e spingerlo a decisioni estreme: per esempio, la rimozione di una dirigente generale che sembra fin troppo condizionata…

Giuseppe Messina

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