La differenziata sbarca all’università Udu: «Decisivo il ruolo degli studenti»

«In meno di un anno abbiamo incrementato la raccolta differenziata a Palermo dal 7 al 14 per cento ma grazie a questa iniziativa contiamo ottimisticamente di migliorare di altri due punti percentuale». Il presidente della Rap Roberto Dolce presenta così l’estensione della raccolta differenziata al campus universitario di Viale delle Scienze grazie ad un accordo tra la partecipata di igiene ambientale, il Comune e l’Università. La presentazione del nuovo servizio si è svolta stamattina, all’Edificio 19, dinanzi al sindaco Leoluca Orlando, al rettore Fabrizio Micari e all’assessore all’Ambiente Sergio Marino. 

Si parte dalla distribuzione di 150 bidoni carrellati da 360 litri l’uno e di 200 contenitori forniti da Comieco: la differenziata riguarderà inizialmente carta e cartone, vetro, plastica e metalli, ma c’è l’ipotesi di estenderla anche all’organico. Lo spiega a Meridionews Gaspare Viviani, docente di ingegneria – il progetto è coordinato dal Dicam, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali – e responsabile per l’ateneo dell’organizzazione. «Non intendiamo limitarci alla raccolta del secco, stiamo già lavorando in più direzioni: l’allargamento della differenziata agli altri poli universitari come il Policlinico, l’ex Giurisprudenza o via Archirafi, l’introduzione di premi per gli studenti più virtuosi e l’avvio della raccolta dell’umido, che riguarderà in particolare la mensa attraverso un accordo con l’Ersu».

La frazione umida di origine organica verrà utilizzata per la produzione di compost che poi l’Università vorrebbe sfruttare per i suoi terreni e per la concimazione del verde. L’idea è di realizzare un impianto di compostaggio o all’interno della cittadella oppure in un’area vicina – si pensa alla zona di confine a nord con il Parco Cassarà – offerta dalla Rap in comodato d’uso. «Dopo una prima fase di controlli e monitoraggio, in cui faremo degli inevitabili aggiustamenti – precisa Viviani -, partiremo con questa seconda fase, possibilmente entro l’estate». La collaborazione con il Dicam riguarderà anche l’aggiornamento e la formazione di alcuni dipendenti della Rap sull’uso dei sistemi informativi territoriali.   

Visto il pessimo andazzo nel resto della città, con discariche abusive disseminate dappertutto e ingombranti abbandonati per strada, gli studenti sapranno dimostrare senso civico o saranno indisciplinati? Fabrizio Lo Verso è il coordinatore dell’Udu Palermo, che da un anno e mezzo lavora al progetto insieme ad alcune associazioni per avviare una campagna di sensibilizzazione all’interno del campus attraverso seminari, pubblicità sui social e iniziative culturali sull’ambiente. 

«Siamo molto contenti di vedere che, grazie alla disponibilità dell’amministrazione, questa nostra battaglia sia stata finalmente vinta – dichiara -. Siamo tuttavia consapevoli che da adesso sarà necessario monitorare il servizio e lavorare per coinvolgere tutti gli studenti in questo percorso. Per questo motivo continueremo, insieme all’associazione Leaf Università, a sensibilizzare e informare tutta la comunità accademica. Ci fa piacere vedere che le altre associazioni studentesche, a poco a poco, stiano comprendendo l’importanza di invogliare gli studenti a vivere nel rispetto della natura e degli altri». La campagna, previa approvazione della commissione culturale dell’ateneo, dovrebbe partire ai primi di aprile. Il primo evento sarà un seminario di presentazione del progetto presso l’aula magna di Ingegneria. 

La Rap effettuerà il prelievo ogni due settimane, ricavandone anche un profitto con la rivendita dei materiali riciclati alle piattaforme autorizzate e convenzionate di Comieco per la carta e cartone, di Coreve per il vetro e di Corepla per la plastica e i metalli. Dolce ha ricordato «i diversi accordi operativi che la Rap ha firmato con i grandi produttori di rifiuti come gli ospedali, le caserme, le cliniche private, le scuole e gli uffici. L’Università non poteva mancare: tutto dipende dagli studenti, perchè la Rap fa la raccolta ma sono i cittadini a fare il conferimento». 

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