S., il giovane studente marocchino che era stato bloccato e detenuto dentro il Cpr – Centro di permanenza per il rimpatrio – di Pian del Lago a Caltanissetta dopo avere dato in escandescenza alla mensa universitaria di Palermo, non sarà espulso. A divulgare la notizia è stato Francesco Lo Cascio, che guida la Consulta per la pace, la nonviolenza e i diritti umani. «Informo che S., Lo studente marocchino minacciato da provvedimento di espulsione è libero», sono state le sue parole. Per la Consulta si è trattato di «una battaglia legale, di iniziative studentesche e di Ong e di numerose interrogazioni parlamentari seguite alle nostre dichiarazioni e a quelle del Sindaco della città di Palermo».
Il ragazzo, affetto da disturbi psichici, da oltre un mese si trovava all’interno del Cpr di Pian del Lago dopo che lo scorso 9 aprile era entrato al pensionato universitario Santi Romano urlando frasi sconclusionate. Il giudice ha riconosciuto il fatto che la struttura in cui si trovava non fosse idonea a tenere un giovane nelle sue condizioni. Al momento si trova ancora nel Cpr, ma lo trasferiranno a breve in comunità. «Siamo molto felici, sembrava un risultato insperato – commenta Marco Farina, di Human Rights Youth Organization (Hryo), che, insieme ad altre associazioni, si è mobilitata per la liberazione di S. Anche se si tratta di una vittoria percepita a metà: «Rimaniamo rammaricati per quanti sono ancora nel Cpr, senza supporto né visibilità – spiega Farina – Ci sentiamo impotenti. Gioiamo per S, ma a denti stretti. Non ci sentiamo di stappare bottiglie».
Farina amplia il discorso e non lascia spazio all’ambiguità: «C’è un genocidio in atto, quello dei migranti. Quelli che riescono a farcela, vengono espatriati, portati in strutture di detenzione: di loro non si sa praticamente nulla».
Ed è arrivato anche il commento del sindaco Leoluca Orlando alla liberazione di S. : «La decisione assunta oggi dalla Magistratura è un atto di civiltà giuridica ed umana – dice Orlando – che restituisce la libertà ad un giovane che necessita di cure e non di detenzione. È una vittoria di tutti coloro che in queste settimana hanno lavorato a sostegno di una soluzione di questa vicenda, certamente dolorosa sul piano umano e che rischiava di diventare tragica. A tutti loro va un sentito ringraziamento».
Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…
Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…
Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…
Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…
Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…