La cutura al tempo di Crocetta: la biblioteca centrale della Regione cade a pezzi…

LA DENUNCIA DEI PARLAMENTARI DI SALA D’ERCOLE DEL MOVIMENTO 5 STELLE CLAUDIA LA ROCCA E GIORGIO CIACCIO. CHE HANNO PRESENTATO DUE INTERROGAZIONI AL GOVERNO. IMPIANTI DI RISCALDAMENTO BLOCCATI. IMPIANTI ANTINCENDIO NON REVISIONATO. IMPIANTO ELETTRICO FUORI NORMA. BAGNI PRIVI DI SERVIZI ESSENZIALI. DIROTTATI ALTROVE 2 MILIONI DI FONDI EUROPEI

“La Biblioteca centrale della Regione siciliana cade a pezzi”.
Così il Movimento 5 Stelle all’Ars denuncia le condizioni tragiche in cui versa la storica Biblioteca ‘Alberto Bombace’.
Due interrogazioni firmate M5S, indirizzate al Governo ed all’assessorato ai Beni culturali, chiedono le ragioni di tale incuria ed incalzano le due istituzioni ad intervenire urgentemente. (Sopra, a destra, foto tratta da cronaca.ultimoranotizie.it)
“Gli impianti di riscaldamento non sono funzionanti, l’impianto antincendio non viene revisionato da due anni, il piano di sicurezza e quello elettrico necessitano della messa a norma, ed i bagni sono privi degli essenziali presidi igienico-sanitari – dichiarano i due deputati 5 Stelle all’Ars Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, primi firmatari dei due atti parlamentari – tutto ciò rischiando di rovinare per sempre il patrimonio inestimabile custodito nella biblioteca: manoscritti, opere a stampa del XV e XVI secolo ed una raccolta di periodici che rappresenta una delle più importanti emeroteche del Meridione”.

Insomma, una situazione catastrofica, quella che si è presentata agli occhi dei due deputati durante l’ispezione di giovedì scorso.
“Il personale e gli oltre novantamila utenti annui sono costretti a lavorare e studiare in un ambiente freddo, umido e non garantito dalle normali misure di sicurezza – incalzano i due deputati M5S – nonostante il programma degli interventi a titolarità regionale del PO FESR 2013 prevedesse uno stanziamento pari a due milioni di euro; fondi ormai dirottati altrove dall’assessorato e che originariamente erano destinati al restauro della biblioteca regionale”. Infatti, lo stesso finanziamento è stato revocato dal dirigente generale dell’assessorato Beni culturali, con decreto n. 1474 del 4 giugno 2013, rimodulando il programma ed escludendo la biblioteca dall’agenda degli interventi.
“Non possiamo disperdere tale ricchezza – concludono La Rocca e Ciaccio – ed il Governo deve adoperarsi al fine di porre in essere gli indispensabili interventi di restauro”.

 

Redazione

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