La Cunziria di Giovanni Verga nel degrado In assenza di fondi, sbarcano i marines

Possibile che per recuperare i luoghi della letteratura non resti altra via che ricorrere al volontariato? La domanda risuona fra i caseggiati della Cunziria, che ieri mattina sono stati percorsi da un’opera di bonifica condotta congiuntamente dal Comune di Vizzini e dai marines di Sigonella. I lavori sullo scenario verghiano di Cavalleria rusticana miravano a ripulire il borgo dai rifiuti e a recintarlo con una staccionata, e si sono conclusi in giornata. A condurli c’erano 30 marines, che non hanno operato da soli, ma in rete con altri soggetti coinvolti dal Comune. Li affiancavano gli operatori dell’Azienda foreste – che hanno fornito i paletti per la recinzione -, alcune donne dello Sprar di Vizzini, deputate alla pulizia di interni da recuperare, e i volontari della Fcgt Team Italia, un’associazione no profit di studenti, prima patrocinata dall’Associazione Marinai d’Italia.

Il borgo artigiano, famoso per la concia delle pelli e fotografato da Giovanni Verga sullo sfondo del duello fra compare Alfio e compare Turiddu, venne acquistato dalla Provincia di Catania alla fine degli anni ‘90. Caduto progressivamente in rovina, il sito è stato recentemente concesso in comodato d’uso al Comune di Vizzini che, per ripulirlo, ha pensato di ricorrere a un accordo con i militari americani impegnati in Community relations. Il progetto coinvolge i reparti Usa in azioni di volontariato: lo stesso che fino al giorno prima li ha visti impegnati nella pulizia della spiaggetta di San Giovanni Li Cuti.

Un’attività di recupero del luogo era stata condotta all’epoca delle riprese della Cavalleria rusticana di Franco Zeffirelli, e oggi la Cunziria si avvia a divenire il set di una produzione cinematografica firmata da Lorenzo Muscoso, giovane regista originario di Vizzini, nonché addetto stampa del sindaco Marco Sinatra. «Quello della necessità di fondi è l’appello che stiamo lanciando – dichiara Sinatra – Abbiamo presentato al presidente Rosario Crocetta e al ministero un progetto per il recupero architettonico del luogo». Ma Muscoso non confida nei finanziamenti pubblici: «I fondi tardano ad arrivare, spesso si rimane ad aspettare per anni, ingolfati nella burocrazia», afferma il regista, che pensa ad un vero gemellaggio socioculturale con la base statunitense per la rivalutazione di altri luoghi verghiani.

Gli fa eco Alberto Lunetta, responsabile della comunicazione di Sigonella: «Le attività di volontariato rientrano nella routine dei nostri soldati. Veniamo contattati continuamente dalle soprintendenze, che ci dicono di non avere soldi». «Quando c’è in ballo la conservazione del patrimonio – continua il sindaco – il partenariato è assolutamente aperto, e per quanto mi riguarda potremmo allargarlo al mondo intero. Con mezza giornata di lavoro la Cunziria ha già cambiato volto».

Ma possibile che i marines si interessino a Verga? In base a quanto riferito da Lorenzo Muscoso, «qualcuno di loro conosceva il soggetto di Cavalleria rusticana lo scorso 25 aprile, quando l’abbiamo messa in scena», e l’interesse per lo scrittore dimostrato dai soldati americani sarebbe crescente. La domanda è, invece, retorica per Luca Cangemi, della direzione nazionale di Rifondazione comunista, per il quale Marines meet Giovanni Verga costituisce «una volgare strumentalizzazione da parte di una macchina di propaganda bellica che cerca di legittimarsi», a pochi passi dal Muos.

Di certo, quando la letteratura è un terreno abbandonato, sui luoghi della letteratura si piantano bandiere. Giovanni Verga morì nell’anno della marcia su Roma: diede voce al disincanto dei contadini siciliani all’indomani dello sbarco dei Mille, ma non visse abbastanza da registrare l’arrivo dei soldati americani al termine del secondo conflitto mondiale. Oggi, in compenso, lo stato di abbandono della Cunzirìa gli offre la possibilità di vivere «un nuovo e storico sbarco», parole degli uffici stampa di Sigonella e del Comune di Vizzini, ovviamente a stelle e strisce. Basta collegarsi al sito dell’iniziativa dove, tra le scene di guerra in sottofondo, si racconta l’arrivo degli americani in «uno dei luoghi più celebri al mondo», per rendere «gli abitanti di Vizzini protagonisti» e liberare i luoghi verghiani dall’incuria.

[Foto di Marines cunziria]

Barbara Distefano

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