La città è anche mia

I siciliani, la loro terra e il loro rapporto con essa. Si è discusso molto sulla contraddizione del legame tra gli abitanti e il loro territorio. Da un lato orgoglio, entusiasmo e fervido amore  che li unisce; dall’altro, sembra quasi difficile crederlo, incuria, indifferenza e aggressione verso di essa. Responsabilità politiche, ma anche e soprattutto sociali: presso i siciliani e i catanesi nel nostro caso, vi è un diffuso malcostume nei confronti di ciò che evade la sfera strettamente individuale e abbraccia interessi o cose di uso collettivo.

 

 

 

Poco c’è da comprendere e giustificare, in tutti quelle piccole-grandi “azioni” cui assistiamo ogni giorno. Oltre al consueto vandalismo che coinvolge più o meno tutte le città indistintamente, si pensi a tutti quei piccoli gesti, dalla cartaccia per terra alla non-raccolta differenziata, dall’uso smodato del mezzo privato al padrone del cane incurante dei bisogni del suo fido. Tutti gesti che, nel loro piccolo, contribuiscono a danneggiare seriamente la vivibilità delle città e a vanificare nel giro di pochissimo tempo ogni eventuale recupero urbanistico.

 

Tuttavia, bisogna ammetterlo, esistono le piacevoli eccezioni: i miglioramenti avvengono certamente anche attraverso i recuperi urbanistici, ma indispensabile ci sembra un cambiamento della mentalità da parte di quella parte cittadinanza che considera gli spazi pubblici “di qualcun altro”, verso un più ragionevole pensiero “anche mio”. In quest’ottica abbiamo incontrato Gaetano Di Cesare, gestore di un’attività di ristoro in piazza Bordighera e profondo conoscitore della sua “vita”.

 

Gaetano è tra coloro che più di ogni altro ha preso con impegno la tutela del verde appena creato, provvedendo con propri mezzi ad abbellire la piazza con fioriere o a cancellare inutili scritte fatte con le detestabili bombolette spray. Abbiamo ascoltato le sue impressioni e i suoi suggerimenti per una zona di confine tra il Viale Vittorio Veneto e il popoloso quartiere Picanello.

 

 

Gaetano, quando hai iniziato la tua attività e quale è oggi il tuo rapporto con il quartiere?

Sono qui da sei anni, devo dire che mi sono trovato sempre molto bene con la gente del quartiere instaurando anche un rapporto di collaborazione.

 

In tutti questi anni hai assistito ad atti di vandalismo?

Purtroppo, penso che atti di vandalismo siano presenti in ogni piazza. Anche adesso nonostante il rifacimento, i cosiddetti “ragazzacci” imbrattano muri e panchine, per loro è diventato quasi un hobby, forse sono convinti di fare opere artistiche o di esprimere, a modo loro, la loro cultura.

 

Secondo te per l’ambiente si fa abbastanza o è un problema poco attenzionato?

Finalmente adesso si sta iniziando a fare qualcosa, ricordo quando io ero più piccolo non esistevano aree attrezzate per giocare all’aperto, anche la vivibilità in generale è migliorata, basti pensare al coprifuoco che investiva anche via Etnea, oggi la vita notturna si è davvero risvegliata grazie prima all’amministrazione Bianco, ma anche all’ottimo lavoro del sindaco Scapagnini.

 

Sei consapevole di essere un personaggio atipico all’interno dello scenario catanese, dato che questi sono tristemente famosi per la loro incuria verso la “cosa pubblica”?

Sì, a volte, come nel mio caso, prendersi cura della piazza significa crearsi nuovi amici e nemici, bisogna scontrarsi con la solita mentalità siciliana del “chi te lo fa fare?” “che interessi hai?” “pensa alla tua attività”. Io penso che quello che faccio lo dovrebbero fare tutti, anche se mi dicessero di andare a pulire un’altra piazza lo farei senza retribuzione o altro, per amore verso la mia città, ma vorrei collaborazione e rispetto dai concittadini. Qualcun altro della zona collabora con me, altri non comprendono pensano che sia esagerato.

 

Durante il periodo elettorale, si è fatto “vedere” qualcuno?

Ho qualche amico che mi viene a trovare spesso, ma è principalmente un rapporto di amicizia, poi c’e’ qualche illustre che si fa vedere in certi periodi per scomparire in altri.

 

Qualcuno ha fatto promesse per il rilancio del quartiere?

Il rilancio del quartiere era stato un impegno dell’amministrazione Scapagnini, avevano promesso di recuperare largo Bordighera, e in effetti dopo anni che non veniva attenzionata è stata rifatta completamente. Anche la manutenzione sta dando ottimi frutti e vorrei ringraziare l’operatore del comune che come me si impegna molto per mantenere la piazza pulita.

 

Per concludere una battuta, possiamo chiedere una retribuzione ad hoc al Sindaco visto il tuo impegno?

L’unica cosa che chiedo è più cura, non vorrei che in futuro fossimo abbandonati a noi stessi vanificando il lavoro fin qui fatto.

Se posso fare una lamentela, i giochi per i bambini sono insufficienti, basterebbe qualche dondolo e qualche altalena in più.

Inoltre vedo la necessità di una maggiore vigilanza, sarebbe opportuno per tutte le piazze di una certa grandezza avere un servizio di vigilanza.

 

C’e’ la necessità di un maggiore controllo, mi trovo quotidianamente a lottare con piccoli vandali o maleducati che lasciano fare i bisogni del proprio cane là dove gli stessi bambini giocano, il che è ovviamente antigienico. Bisognerebbe creare delle aree apposite anche per i cani, è inammissibile che cani e bambini condividano lo stesso spazio.

Riccardo Bresmes

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