IL TIMORE DEL MOVIMENTO 5 STELLE E CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE FACCIA COME HA FATTO PER IL MUOS DI NISCEMI
Piombino, Civitavecchia, Napoli o Palermo? A poche ore dalla felice conclusione delloperazione di raddrizzamento del megarelitto della Costa Concordia, davanti allisola del Giglio, il nuovo interrogativo che animerà il seguito della vicenda è: dove sarà disarmata, cioè demolita la nave da crociera?
Di tempo per decidere ce nè, visto che prima di spostare il relitto da dove si trova dovranno passare diversi mesi. Tempo necessario per le operazioni di messa in linea di galleggiamento dello scafo, che ancora e per due terzi sommerso. Saranno collocati altri 11 cassoni come quelli già visibili sul lato rimasto emerso della Concordia e che sono partiti proprio dai cantieri navali palermitani. Soltanto dopo, il relitto potrà essere trainato verso un porto per il suo smantellamento. E saranno sicuramente mesi di polemiche. In gioco cè unopera del valore di centinaia di milioni di euro, che terrebbe impegnati centinaia di lavoratori per un paio di anni.
Nei mesi scorsi, si era parlato dei Cantieri navali di Palermo, una boccata dossigeno per lo stabilimento Fincantieri, in perenne crisi, ma attrezzato per questo tipo di lavori. Oggi, però, lapprodo più probabile sembra quello di Piombino, più vicino ma non dotato delle infrastrutture necessarie. Pare, però, che siano in corso degli interventi per rendere il porto in grado di accogliere la nave e svolgere i lavori. Un grosso spreco di soldi pubblici, insomma, per un vero e proprio scippo ai danni dello stabilimento palermitano e di quelli concorrenti di Civitavecchia, dove gli interventi su navi di quella stazza sono lavoro ordinario per le maestranze.
Una follia, addirittura, secondo i deputati del Movimento 5 Stelle allAssemblea regionale siciliana, firmatari di una mozione per portare la Concordia a Palermo.
La scelta di Piombino – scrivono i 5 Stelle nella mozione – sembra essere stata dettata da un paradigma piuttosto discutibile, basato su una sorta di risarcimento alla Regione Toscana per i danni provocati dal naufragio.
Per il porto di Piombino, limpegno di Stato e Regione ammonta a 112 milioni di euro, più altri 21,5 milioni del Comune di Piombino stanziati per le opere di bonifica, mentre la Sat ci mette i 50 milioni necessari a realizzare il primo stralcio della bretella sufficiente a collegare la Tirrenica al porto.
Per la realizzazione di tale struttura saranno necessari almeno tre anni, secondo i deputati del M5S. Sei, sette mesi, secondo il Sindaco della città
Tutti i Candidati del Movimento 5 Stelletoscana, Anselmi. E si arriverebbe, appunto, alla prossima primavera.
Proprio domani, la mozione, primo firmatario Sergio Tancredi, sarà discussa a Sala d’Ercole. Lobiettivo è di impegnare il Governo regionale a mettere in pratica tutte le iniziative possibili per dirottare i lavori a Palermo, una delle poche strutture del Mediterraneo in grado di portarli a compimento.
Vedremo quali saranno le sorti della mozione e se il Governo Crocetta sarà in grado di far valere le ragioni della Sicilia e dello stabilimento Fincantieri di Palermo, mentre si attende di sentire anche la voce di sindacati e associazioni degli industriali in favore del cantiere cittadino. Certo è, per il M5S, che Se si riuscisse a portarla a Palermo si eviterebbero inutili sprechi e, al contempo, si garantirebbe ossigeno vitale a maestranze qualificate che si vedrebbero assicurato il lavoro per tre anni.
La questione Concordia per il Movimento – recita una nota – è l’occasione di parlare con i fatti e non con i proclami cui è abituato Crocetta e l’opportunità di riportare il dibattito politico sull’occupazione. Ma, soprattutto, è loccasione per una critica su tutta la linea nei confronti dei primi 10 mesi di attività del Governo regionale. Il Presidente Crocetta ed il PD – dice Salvatore Siragusa – invece di impegnare l’agenda politica parlando di rimpasti e posti di Governo si impegnino presso il Governo centrale affinché i Cantieri navali di Palermo possano avere la possibilità di continuare ad operare con l’efficienza e la professionalità che da sempre hanno dimostrato di possedere. Si impegnino con forza, così come sta facendo il presidente della Regione Toscana, per fare sì che la Costa Concordia venga portata a Palermo. O forse, così come per il Muos, il Presidente Crocetta sta svendendo la Sicilia per i suoi interessi personali e per assicurarsi un futuro a Roma?.
La strategia del Movimento 5 Stelle per portare la Concordia a Palermo, non guarda soltanto a Palazzo dei Normanni. Oltre alla mozione all’Ars, è stata presentata un’interrogazione alla Camera, mentre al Senato è già stato approvato un ordine del giorno, primo firmatario Maurizio Santangelo, che impegna il Governo nazionale a valutare attentamente la scelta della struttura più idonea per accogliere il relitto della nave e ad adottare ogni opportuna iniziativa volta ad affrontare e superare definitivamente la situazione di crisi che interessa i Cantieri navali di Palermo, garantendo il rilancio delle prospettive occupazionali e produttive
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