Irsap, in attesa di altri consulenti puntiamo i riflettori sulla sede dell’ex Asi di Palermo abbandonata

I DIPENDENTI CI DICONO CHE CI SONO I PROFESSIONISTI ESTERNI DELLE 11 GESTIONI SEPARATE. INCREDIBILE! INTANTO IL CENTRO DIREZIONALE DI BRANCACCIO, COSTATO 23 MILIARDI DI VECCHIE LIRE, FATISCE. C’ERA PROPRIO BISOGNO DI PORTARE LA SEDE A CALTANISSETTA?

Siamo arrivati al nostro appuntamento serale con l’Irsap, l’Istituto regionale per le attività produttive, un ‘carrozzone’ regionale di nuovo conio che non finisce mai di stupire.

Stamattina abbiamo pubblicato l’elenco dei consulenti dell’Irsap. Tanti consulenti e un sacco di soldi. Una barca di soldi pubblici. Ci siamo chiesti se è normale che un ente regionale come l’Istituto per le attività produttive non abbia un proprio ufficio legale.

Le notizie che ci sono arrivate da stamattina ad oggi ci dicono, soprattutto via rete, che i consulenti esterni non sono solo questi. La notizia ci ha lasciato sbigottiti.

Ci dicono che ci sarebbero i consulenti delle 11 gestioni separate, cioè degli 11 ex Consorzi Asi: un’altra caterva di consulenti. Incredibile!

Proveremo nei prossimi giorni a fornire i nomi di tutti questi consulenti e le relative parcelle: cose che dovrebbero essere disponibili on line, secondo la legge, trattandosi di fondi pubblici. Ci auguriamo che, almeno, non si tratti degli stessi nomi pubblicati stamattina.

Ci chiediamo: ma quanto costano tutti questi consulenti? E l’Irsap deve rilanciare le attività produttive della Sicilia o l’industria delle consulenze? Cosa dicono i nostri amici Antonello Montante e Ivan Lo Bello di questo esercito di consulenti? Ne sono al corrente?

Intanto stasera abbiamo scoperto l’ennesimo ‘altarino’: il sostanziale abbandono della sede dell’ex Consorzio Asi di Palermo inaugurato alla fine degli anni ’80 del secolo passato, costato circa 23 miliardi di vecchie lire.

Già 23 miliardi di vecchie lire a prezzi fine anni ’80 è una follia. L’edificio si trova nell’area industriale di Brancaccio. Allora veniva chiamato il “Centro Direzionale del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Palermo”.

Questa sede magnificente fu voluta dall’allora vice presidente dell’Asi di Palermo, Peppino Albanese, industriale (e papa di Alessandro Albanese, ex presidente dell’Asi Palermo ed attuale presidente di Confindustria Palermo).

Quando venne inaugurato era un gioiello: uffici ampi, spaziosi, moderni ed eleganti. Poi una mensa, una saletta Vip, un Bar, un centro convegni in grado di ospitare circa 300 persone, una saletta più piccola con 50 posti. E poi locali predisposti per ospitare una banca, con tanto di caveau, tutto correlato da arredamenti e suppellettili.

Il costo di questo mega centro, come già ricordato, è stato di circa 23 miliardi di vecchie lire.

Per oltre 20 anni i locali sono stati utilizzati, oltre che dai dipendenti dell’Asi, anche per convegni, conferenze, congressi e persino come sede di esami universitari.

Ma veniamo ai giorni nostri. Con la nomina di Alfonso Cicero (Deliberazione di Giunta n. 495 del 19/12/2012 e successivo Decreto del presidente della Regione siciliana n. 1013 del 20/12/2012) quale Commissario Straordinario dell’Irsap le cose cambiano. Il Commissario ritiene questi locali poco adatti ad ospitare la sua persona e la neonata Irsap.

Dopo una serie di lavori di ristrutturazione, costati oltre 100 mila euro, il Commissario sistema i dipendenti in locali attigui (per la precisione, i locali della ex banca), forse un po’ angusti per contenere, oltre i dipendenti della ex Asi di Palermo, tutto il personale arrivato dalle altre Asi della Sicilia.

Palermo, insomma, non va bene come sede dell’Irsap. Con il decreto 486/7 del 12/03/2012 l’Istituto regionale per le attività produttive ottiene un finanziamento 500 mila euro da spendere per la sede di Caltanissetta. Un fiume di denaro pubblico per sistemare la sede della Sor, acronimo che sta per Sede operativa regionale… Ma questa è un’altra storia.

Oggi prendiamo atto che i locali dell’ex Consorzio Asi di Palermo si presentano un po’ malandati, se non abbandonati. Ci chiediamo e chiediamo: è stato giusto abbandonare una sede costata un sacco di soldi? Non si può fare qualcosa per riprenderla, prima che cada a pezzi? Nessuno è interessato a utilizzarla?

Ultima domanda: era proprio necessario portare la sede dell’Irsap a Caltanissetta, spendendo altri soldi pubblici?

Meno male che siamo in tempi di spending review…

 

Redazione

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