Irsap, 500mila euro per la sede a Caltanissetta: ecco l’esposto alla Corte dei Conti

Come vi avevamo anticipato ieri, il caso della gestione dell’Irsap, l’Istituto di Attività produttive che ha incorporato le vecchie Aree di sviluppo industriale, guidato da Alfonso Cicero (nella foto) , uomo vicino a Confindustria Sicilia, finisce sulla scrivania della Corte dei Conti.  

Pubblichiamo in esclusiva, il testo dell’esposto firmato dal deputato del Pd, Mario Alloro, in cui si ipotizza il reato di danno erariale, in particolare, per la vicenda di una nuova sede a Caltanissetta (vedi caso, città natale di Cicero e dell’onnipresente leader degli industriali siciliani, Antonello Montante). Sede che sarebbe costata ‘solo’ 500mila euro.  Somma garantita dal’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri, espressione, vedi caso, anche lei, della Confindustria sicula. 

Ecco il testo integrale dell’esposto:

Ill.mo Sig. Procuratore Generale della Corte dei Conti

Via Filippo Cordova 76

PALERMO

Esposto su attività dell’IRSAP.

Il sottoscritto Avv. Mario Alloro, Deputato in carica dell’Assemblea Regionale Siciliana espone quanto appresso:

Premesso: con l.r. 8/2012 è stato costituito l’Istituto Regionale per lo sviluppo delle attività produttive (IRSAP) con sede a Palermo;

l’Irsap è un Ente di diritto pubblico non economico sottoposto alla vigilanza, indirizzo, controllo e tutela della Regione per il tramite dell’Assessorato alle attività produttive.

gli organi dell’Irsap sono la consulta delle attività produttive, il consiglio di amministrazione, il presidente e il collegio dei revisori;

la Regione ad oggi anziché provvedere alla costituzione e normalizzazione degli organi previsti dalla suddetta norma ha senza “giustificati motivi “ nominato un commissario straordinario che accentrando tutti i poteri, di fatto, ha messo in essere una serie di atti di competenza degli Organi legittimamente costituiti e non certo di un Commissario Straordinario;

Il commissario, infatti in spregio a quanto previsto dalla l.r. 8/2012, ha provveduto all’approvazione dello statuto e ad una sua modifica,  all’approvazione dello  schema della convenzione tra Irsap ed ex Asi e all’approvazione dei piani di trasferimento beni mobili e immobili alla Regione e all’Irsap;

l’art. 11 della legge istitutiva prevede che “lo statuto dell’IRSAP è adottato dal Consiglio di Amministrazione entro 90 giorni dalla costituzione degli Organi” e solo nell’ipotesi di mancata approvazione dello statuto, l’Assessore procede allo scioglimento del Consiglio di Amministrazione ed alla nomina di un Commissario che entro trenta giorni proceda alla approvazione dello statuto ed alla normalizzazione degli Organi;

ma v’è di più; all’atto dell’approvazione dello statuto (la cui approvazione come visto non era di sua competenza), ha inserito, all’art. 3 dello stesso la costituzione della SOR (Sede Operativa Regionale) presso gli uffici periferici dell’ex ASI di Caltanissetta, inserendo al comma 2 di detto articolo che “il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione svolgono la propria attività prevalentemente presso la SOR, svuotando così di poteri e contenuti la sede legale, prevista per legge presso l’ASI di Palermo, che viene così retrocessa a mera sede di rappresentanza;

che l’attivazione di una sede operativa regionale (SOR) non trova riscontro nella Legge istitutiva dell’IRSAP (L. R. Sicilia 12.01.2012 n. 8) ed anzi si pone in contrasto con la previsione dell’art. 1 della stessa, la quale prevede che l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive (IRSAP) ha sede a Palermo, nonché, si pone in contrasto con il successivo con l’art. 13, il quale prevede al comma 1 che: “sono istituti undici uffici periferici aventi sede in Agrigento, Caltagirone, Caltanissetta, Catania, Enna, Gela, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. Ciascun ufficio periferico esercita la propria competenza su un territorio corrispondente alle aree attribuite ai soppressi consorzi ASI esistenti presso ognuno dei suddetti comuni”;

che, ancora, l’attivazione della detta struttura annulla di fatto l’istituzione degli uffici periferici, di cui al su citato art. 13, in relazione alle competenze che questi ultimi avrebbero dovuto e dovrebbero esercitare, in relazione al territorio di competenza.

Rilevato, inoltre, che il Commissario, con decorrenza 1/7/2013, ha provveduto ad istituire la sede operativa regionale in Caltanissetta, trasferendovi, in regime di trasferta ed in carenza di pianta organica, personale appartenente agli uffici periferici di Enna, Gela, Caltagirone, Agrigento e Palermo ed utilizzando sempre in quella sede personale di altri ex Consorzi. 

Che il regime di utilizzo del detto personale presso la SOR, in regime di “missione” giornaliera, produce costi enormi a carico del bilancio dell’IRSAP e di conseguenza della Regione Siciliana, tale da prefigurare sicuramente la responsabilità del detto commissario sotto il profilo del danno erariale.

Che la predisposizione della detta sede operativa regionale (SOR di Caltanissetta) ha comportato per la Regione un esborso di 500.000,00 €, finalizzati, solamente per sistemazioni locali, in € 345.000,00 come da decreto del Dirigente Generale dell’Assessorato Industria, che si allega in copia n. 486/7 del 12.03.2013, unitamente al piano di spesa, mentre rimane in piedi ed organizzata la struttura della sede legale in Palermo Via Ferruzza n. 5/7.

Anche ciò, appare foriero di responsabilità del detto Commissario sotto il profilo del danno erariale.

A ciò aggiungasi che il detto commissario straordinario Sig. Alfonso Cicero non aveva e non ha la qualifica di dirigente (tale fatto è stato apprezzato favorevolmente dal TAR Palermo con ordinanza n. 326/2013 , che si allega), l’unica a suffragare, anche in via sostitutiva (ove si accedesse a tale tesi), la facoltà di adozione della statuto, prevista – si ripete – dal comma 2 dell’art. 11 della L. n. 8/2012.

Si evidenzia, infine, che l’Assessorato alle Attività Produttive, ad oggi, si è premurato solamente di proporre la nomina del Commissario straordinario dell’Ente, mentre non ha proposto la nomina del Collegio dei Revisori che avrebbe dovuto e dovrebbe esercitare il controllo contabile sulla gestione ed esprimere parere obbligatorio sul bilancio di previsione e sul conto consuntivo, anche se adottati dal  commissario straordinario, ai sensi dell’art. 9 della L.R. n. 8/2012.

Tanto si rappresenta a codesto Ecc. Procuratore per l’adozione dei provvedimenti di competenza significando che lo scrivente, nell’esercizio del potere ispettivo riservato ai deputati dell’A.R.S., ha presentato, insieme ad altri deputati una mozione da approvarsi della stessa Assemblea Regionale, che è già stata calendarizzata in Commissione.

Il presente esposto riveste carattere di urgenza, al fine di far cessare il danno erariale che ha già cominciato a produrre i suoi effetti”.

Note legali: la riproduzione dei contenuti dell’articolo è consentita citando la fonte.

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Redazione

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