Il primo Gennaio 2013 verso le ore 20 sono andato a trovare i manifestanti degli “INVISIBILI” che presidiano vicino all’ingresso del municipio di Racusa. Da giorno 27 dicembre 2012, giorno e notte, gli invisibili-soggetti in estremo disagio socio-economico sono davanti al Municipio preoccupati di perdere il diritto al contributo comunale di assistenza economica. Ieri ho appreso che uno dei manifestanti è stato ricoverato in ospedale per problemi cardiaci.
Sono rimasto molto preoccupato per le condizioni di salute dei 10 manifestanti presenti: sono sul marciapiede e sul ciglio della strada, fuori e privi di qualsiasi protezione e di sera-notte la temperatura scende pericolosamente anche a 2-3 gradi. Di notte qualcun altro manifestante potrebbe sentirsi male e rischiare il peggio: c’è molto freddo ed umidità. C’è qualche giovane ma ho visto anche persone di una certa età e debilitati. Se si lasciano soli e senza una minima protezione “fisica” (mini-tende o gazebo con pesanti coperte e sacco a pelo adeguati) gli INVISIBILI rischiano di farsi davvero male. Mi è sembrato di capire, ascoltando gli invisibili presenti S., L. e G., che non sono state date “autorizzazioni” per poter piazzare una mini tenda e che associazioni o organizzazioni vicine alla Protezione Civile sono state invitate a non essere troppo vicine ai manifestanti. Se ciò fosse vero sarebbe davvero grave. Di notte a 2-3 gradi e in quelle condizioni potrebbe accadere qualcosa di drammatico.
Gli INVISIBILI per essere visibili devono per forza farsi male? Sono troppo marginali o poco eleganti per avere il diritto di manifestare in modo umano e sicuro? Gli invisibili vanno aiutati e rispettati: gazebo e mini-tende possono, devono, essere autorizzate ad essere montate in aree concordate vicine al Municipio. E mi colpisce molto come qualcuno a livello istituzionale non li abbia invitati, per proteggersi dal freddo, ad utilizzare una parte dell’atrio del Municipio che ho visto di sera invece chiuso e sbarrato dai cancelli. Invito tutti gli uomini umani a fare un “gesto” a sostegno dei manifestanti. Mancano vere coperte e tende, robusti sacchi a pelo. E qualcosa di caldo e di nutriente. Occorre “vicinanza” e prossimità. Presenza. Il diritto a manifestare in sicurezza è inviolabile: lo dovrebbero sapere chi ha responsabilità istituzionali al Comune di Ragusa e anche le forze dell’ordine. Massimo rispetto per gli INVISIBILI di Ragusa e di ogni parte del mondo.
Peppe Cannella,
attivista No-Muos
[Foto di mkarco]
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