Sono 41 le automobili rimaste coinvolte nell’incendio che ieri ha interessato un’area utilizzata come parcheggio vicino alla spiaggia di Eloro, nella zona di Marina di Noto (in provincia di Siracusa). Trentotto le macchine bruciate e distrutte, mentre altre tre sono state lambite dalle fiamme che le hanno danneggiate. Un terreno privato di circa duemila metri quadrati, che si trova nella zona di preriserva dell’oasi di Vendicari, privo di recinzione che era stato bonificato dal proprietario.
Nello stesso lotto, in un appezzamento adiacente, è in costruzione un immobile e, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’area sarebbe stata sistemata per permettere ai camion e agli altri mezzi di accedervi con facilità per lo scarico dei materiali per i lavori di costruzione. I carabinieri di Noto, che stanno portando avanti le indagini, hanno già sentito alcuni dei turisti e dei bagnanti che hanno trovato le macchine ridotte in cenere. Le stesse vittime avrebbero confermato di avere trovato lo spiazzo aperto, non recintato, e di avere lasciato lì l’auto senza pagare nessuno per parcheggiare.
Secondo una prima costruzione, le fiamme sarebbero partite da alcune sterpaglie e si sarebbero propagate lungo un canneto fino a colpire l’area nei pressi del parco archeologico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Noto, di Palazzolo Acreide e anche un’autobotte di Siracusa. Oltre a loro, hanno partecipato alle operazioni di spegnimento il pronto intervento della forestale e la protezione civile netina.
L’intervento dei vigili del fuoco – durato oltre cinque ore – ha evitato che le fiamme potessero propagarsi anche alle abitazioni vicine. Alcuni residenti della zona, in passato, avrebbero già denunciato la situazione potenzialmente pericolosa per la presenza di erbacce incolte. Due persone sono state soccorse dalle ambulanze del 118. Al momento, non sono ancora stati individuati elementi utili per determinare le cause dell’incendio.
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