QUESTA VOLTA LA ‘MACCHINA’ PER CANCELLARE DALLA MEMORIA DEI SICILIANI L’INCIDENTE NON FUNZIONERA’. I ‘PARACULO’ DELLE RAFFINERIE SICILIANE SONO GIA’ IN AZIONE. MA SONO IN AZIONE ANCHE I GRILLINI CHE A ROMA E A PALERMO CHIEDERANNO CONTO E REGIONE DI QUEST’INCIDENTE. ALLA FACCIA UN UN GOVERNO DI ‘ASCARI’ CHE TACE
Mentre sono già all’opera i ‘pompieri’ incaricati di ‘spegnere’ dalla memoria dei siciliani l’incendio di Milazzo (il personaggio più incredibile rimane il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che non ha detto nulla su questa vicenda, mentre ha attaccato Legambiente per l’incidente della Riserva delle Maccalube), i grillini, al contrario, passano all’attacco e si accingono a portare la questione nel Parlamento siciliano.
E’ stata fissata, infatti, per il prossimo 15 ottobre dal presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, su richiesta del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana, l’audizione sull’incendio della raffineria di Milazzo di sabato scorso. Alla seduta saranno convocati i Sindaci dei Comuni coinvolti, il Prefetto di Messina, rappresentanti dell’Arpa e della raffineria, oltre agli assessori regionali all’Ambiente e alla Salute.
“Abbiamo voluto dare – dicono Zafarana e Trizzino – un margine ragionevole di tempo a tutti i soggetti chiamati in causa per raccogliere elementi su cui discutere per tarare le eventuali azioni e per consentire agli assessori e ai ministri di rispondere a due atti parlamentari che i nostri rappresentanti in queste ore stanno presentando sia all’Ars, sia alla Camera”.
Gli atti in questione sono un’interrogazione e un’interpellanza (primi firmatari rispettivamente Giampiero Trizzino e Alessio Villarosa) per chiedere agli assessori (della Salute e dell’Ambiente) e ai ministri (dell’Ambiente e dell’Interno) il programma delle attività ispettive dei controlli e dei sopralluoghi effettuati presso la raffineria, lo stato dei sistemi di gestione e la frequenza dei controlli ambientali del territorio limitrofo alla raffineria.
Ai ministri l’interpellanza chiede, inoltre, tra le altre cose, di verificare la reale esistenza di un piano di emergenza esterno e se non sia il caso di posizionare la centralina mobile dell’Arpa, attualmente posizionata lontana dal luogo dell’incidente e in direzione opposta a quella del vento, in luoghi investiti dalla nuvola di fumo nero scaturita dall’incendio.
Nei prossimi giorni intanto i ministri della Salute e dell’Interno dovrebbero incontrare i parlamentari della provincia di Messina, su richiesta di questi ultimi.
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