«Chiunque sia in possesso di imbarcazioni sicure e affidabili si rechi urgentemente presso il villaggio Calampiso per aiutarci a evacuare circa 700 persone dal villaggio! È urgentissimo». L’appello del sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, restituisce il livello di allarme che in queste ore si è raggiunto nel Trapanese a causa degli incendi. La Sicilia brucia, da una punta all’altra. E a essere minacciata, proprio dal lato di San Vito Lo Capo, è anche la Riserva dello Zingaro, tra i litorali più belli e preziosi della Sicilia.
«C’è fuoco ovunque – spiega la direttrice della riserva, Rosa La Barbera – l’altro giorno è bruciato il lato di Macari, oggi è il versante di Calampiso a essere assediato dalle fiamme. Tutti i nostri operatori sono là e c’è anche un canadair in azione». A bruciare sono vaste porzioni di macchia mediterranea, mentre al momento le strutture della riserva non sono minacciate dal fuoco.
Da stanotte la riserva è chiusa per motivi di sicurezza. Ormai non si aspetta neanche il divampare del fuoco, basta il vento di scirocco a far scattare l’allarme e l’applicazione di un preciso protocollo. «Siamo sempre in contatto con la sala radio che ci allerta sulla situazione del vento – spiega La Barbera -. Quando c’è scirocco, il protocollo prevede la chiusura, per evitare situazioni di panico o evacuazioni pericolose vista la grossa affluenza di turisti».
L’emergenza, come detto, si concentra a Calampiso, dove stanno operando i vigili del fuoco, i forestali, personale della Protezione civile, ma anche carabinieri e uomini della Capitaneria di porto. Centinaia di turisti sono stati evacuati dal villaggio turistico e stanotte saranno ospitati in strutture comunali e in alcune scuole individuate dal sindaco. Non si registrano feriti al momento.
«Siamo scappati in costume e ciabatte. Il nostro appartamento è stato avvolto dalle fiamme. Erano proprio sopra di noi – racconta Stella Belliotti, una delle turiste evacuate dal villaggio -. Ho preso mia figlia e sono andata in spiaggia. Ci hanno fatto andare via sui barconi che fanno il giro dello Zingaro. Prima donne e bambini e poi gli altri. Molti sono rimasti sulla spiaggia ad aspettare i soccorsi. Non ho nulla, solo il cellulare – continua -. Abbiamo lasciato tutto lì per la paura. Dalla barca, il villaggio non si vedeva più. Era avvolto dal fumo. Mio padre ha fatto in tempo a spostare l’auto per metterla più in basso, vicino al mare, ma non so se la ritroveremo».
Intanto a qualche chilometro di distanza, a Castellammare del Golfo, si contano i danni dell’incendio che dalle 23 circa di ieri, ha devastato la montagna che sovrasta la cittadina. «Stamattina, intorno alle sette, sono rientrate le circa cento famiglie evacuate in zona Fraginesi – spiega il sindaco Nicolò Coppola -. Tra Pilato e Costa larga i danni sono ancora in quantificazione, ma superiori certamente al migliaio di ettari con il fuoco che ha bruciato chilometri di vegetazione e arrivato a lambire tante villette della zona densamente abitata soprattutto in questo periodo estivo».
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