In ricordo dell’Abate Giovanni Meli

da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Giovanni Meli, il più grande Poeta in Lingua Siciliana della Storia della Sicilia, nacque a Paleremo il 3 marzo del 1840. Godette di fama e di riconoscimenti a livello internazionale. Alcune sue composizioni poetiche furono tradotte in Tedesco da Goethe ed, in Italiano, da Ugo Foscolo.

Ai giorni nostri, molte opere del Meli sono state tradotte in Inglese dal Prof. Gaetano Cipolla, durante il lungo periodo in cui quest’ultimo era docente della SAINT JOHN UNIVERSITY di NEW YORK. E sono state pubblicate alla Associazione Culturale ARBA SICULA, sempre di New York, oggi presieduta dallo stesso Cipolla.

L’Abate Meli, prevedendo i pericoli che si addensavano all’orizzonte – a difesa del SICULO IDIOMA e cioè della LINGUA SICILIANA – aveva fondato un’apposita “ACCADEMIA” di grande prestigio. Anche se in quel periodo (che va dalla seconda metà del secolo XVIII alla prima metà del secolo XIX) era impensabile che la Lingua Siciliana dovesse diventare una Lingua minacciata di ESTINZIONE. (a sinistra, foto tratta da wikipedia.org)

L’FNS “Sicilia Indipendente” ritiene che i miglior modo per ricordare l’ABATE-POETA sia quello di centuplicare i propri sforzi ed il proprio impegno politico per la salvaguardia della Lingua Siciliana e per la istituzione – presso ognuna delle Università Siciliane – di una Cattedra, appunto, di Lingua Siciliana.

E’ il meno che si possa fare nell’attuale clima politico e culturale, proteso a cancellare anche l’IDENTITA’ del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.

Ingegno politico, l’Abate MELI fu anche medico e docente dell’Università di Palermo (fu titolare della Cattedra dei Chimica); partecipò anche alla vita politica di Palermo e della Sicilia in genere. La morte lo colse all’età di 75 anni (sempre attento alle tematiche sicilianiste) a Palermo, nel Palazzo “NAPOLI-CAVARRETTA” il 6 marzo del 1815.

A N T U D U !