Sei gol in otto partite e una rete nel sociale realizzata nei giorni scorsi. Figura anche Roberto Floriano nell’elenco dei giocatori rosanero protagonisti di iniziative benefiche in questo periodo di difficoltà e di disagio caratterizzato dall’emergenza Coronavirus: «Spero che si possa rivedere la luce in fondo al tunnel al più presto e che si ritorni gradualmente alla normalità – ha sottolineato al sito ufficiale l’esterno offensivo arrivato a Palermo nel mese di gennaio dal Bari con cui l’anno scorso ha conquistato la promozione in C – ma di certo l’Italia resterà segnata da questa tragedia. Molte famiglie oggi stanno soffrendo per un lutto o per la fame. Chi ha la possibilità, mai come adesso dovrebbe agire. Anche io, a titolo personale, ho voluto dare una mano a chi ha più bisogno. È il minimo che potessi fare. Fino a quando non sarà scoperto il vaccino per questo virus sarà difficile affrontare la vita come prima. Mi manca andare al campo così come fare una passeggiata in centro con la mia famiglia, la solita routine oggi sembra qualcosa di straordinario per tutti. Non vedo l’ora di potere abbracciare di nuovo i miei compagni di squadra e i tifosi che fin dal mio arrivo hanno sempre manifestato il proprio grande affetto».
La serie D ripartirà? Il Palermo è strutturalmente pronto a riprendere il filo interrotto a marzo ma il problema è che nell’ambito della quarta serie il club rosanero rappresenta un’eccezione: «Noi siamo più che pronti a ripartire e terminare la stagione. La nostra società – spiega il numero 25 rosanero – ha la stessa struttura di un club di serie A e per questo motivo non ci sarebbe alcun problema a rispettare anche i più rigorosi protocolli sanitari, mentre molti presidenti non vogliono ricominciare perché non dispongono delle stesse capacità economiche ed organizzative. Sarà tuttavia compito del governo e delle istituzioni calcistiche trovare le soluzioni, non sarà certamente una decisione facile per via delle numerose componenti in gioco: tante volte questo sport è al centro delle polemiche e gli addetti ai lavori vengono visti come una casta di privilegiati ma non dimentichiamo che ogni anno l’impatto del mondo del pallone sulle casse dello Stato è tutt’altro che indifferente. Non concludere il campionato sul campo sarebbe un vero peccato, ad ogni modo dopo 26 giornate disputate ed un vantaggio attuale di sette punti sulla seconda è oggettivo che meritiamo il salto di categoria».
Floriano, secondo miglior marcatore rosanero in questo campionato, traccia inoltre un bilancio dell’attuale stagione che, sulla carta, non è ancora arrivata al capolinea: «La prima parte a Bari è stata un po’ in salita, non ho avuto molte occasioni ma sono convinto di avere fatto la scelta giusta a gennaio perché Palermo è una piazza fantastica. Ho realizzato 6 gol in 8 gare e lo stop (arrivato dopo la gara interna con il Nola nella quale ha lasciato il segno con una tripletta, ndr) è avvenuto proprio mentre stavo raggiungendo il top della forma. Se il torneo dovesse proseguire farei di tutto per arricchire questo bottino che non è comunque male per un esterno. Il mio futuro – conclude – lo vedo a tinte rosanero. Voglio essere ancora protagonista assieme al Palermo».
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