Il tecnico terrone studia Cosenza-Palermo Mutti: «Partita più significativa per i rosa»

«Dalle mie parti dicono che sono l’allenatore più terrone». È l’etichetta che a Trescore Balneario hanno affibbiato scherzosamente a Bortolo Mutti, tecnico con un curriculum contraddistinto da diverse esperienze alla guida di squadre del Meridione tra cui Cosenza e Palermo. Compagini che si affronteranno oggi in una specie di derby del Sud che per il sessantaquattrenne allenatore bergamasco avrà un sapore particolare: «Conservo ottimi ricordi di entrambe le piazze, città e tifoserie» ha ammesso Mutti che ha allenato in due diversi intervalli temporali sia i silani (tra i cadetti nel 1995/96 e dal 1999 al 2001) che i rosanero (nel campionato di serie B 2001/02 al tramonto dell’era Sensi e in A nel 2011/12 quando a dicembre prese il posto dell’esonerato Mangia). «Non potrò mai dimenticare la bontà della gente e sono orgoglioso di avere vissuto in queste due realtà. Nelle quali, peraltro, abbiamo fatto cose egregie».

La gara in programma questo pomeriggio allo stadio San Vito-Marulla merita grande attenzione: «È una partita più significativa forse per il Palermo e i suoi obiettivi piuttosto che per il Cosenza che, in virtù di una posizione di classifica tranquilla, può vivere il match in maniera meno stressata. I rosanero troveranno di fronte una squadra che sta facendo bene e che avrà dalla propria parte il fattore ambientale. Altre insidie per gli uomini di Stellone? Anche la duttilità tattica della formazione di Braglia potrebbe infastidire il piano d’azione dei rosa. I rossoblù cambiano spesso modulo e questa tendenza al trasformismo può creare dei problemi all’avversario anche se il Palermo, squadra in grado di lasciare il segno anche con una giocata individuale, è abituato a questo tipo di situazioni».

Per i rosanero, in lotta per la promozione, si tratta di un altro esame di maturità. «Ho visto più volte il Palermo, anche a Cremona in una giornata sfortunata. È una squadra che ha tutti i requisiti, sia tecnici che in termini di personalità, per raggiungere il traguardo prefissato. Devo ammettere, anzi, che mi sarei aspettato maggiore padronanza della categoria da parte di un gruppo che ha ottimi giocatori e notevoli valori. Le vicissitudini societarie certamente hanno influito sul calo di rendimento all’inizio del girone di ritorno ma adesso la situazione sembra si stia ricomponendo e questo è un aspetto da cui la squadra potrà trarre dei benefici». E a proposito di benefici, la compagine di Stellone finora ha potuto fare leva in campo sui buoni standard di rendimento registrati dal portiere Brignoli, concittadino di Mutti: «Conosco il papà. È contento dell’esperienza che sta vivendo suo figlio e spera che Alberto possa portare a termine la propria missione».

Antonio La Rosa

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