Dalla segreteria del Fronte nazionale siciliano
riceviamo e volentieri pubblichiamo
La Sicilia e la Costituzione del 1812. Anni ormai lontani, ma ancora carichi di suggestioni e di ideali. Un modo diverso, ormai scomparso. Ma del quale rimangono tante testimonianze.
Il tema è stato affrontato ieri, nel corso di un convegno celebrato a Modica, nei saloni dellHotel Bristol. Una giornata di studi promossa dal Fronte nazione siciliano. Con un titolo scoppiettante che lega il passato ai nostri giorni: Da Modica, nel 200° anniversario della proclamazione della COSTITUZIONE SICILIANA del 1812, deve partire un messaggio di rinascita morale, economica e politica del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.
I lavori di domenica 26 sono iniziati con la consegna di una targa ricordo al Professore Corrado Mirto, cui lincontro nella città dorigine della madre era di fatto dedicato, quale dovuto tributo per il suo impegno nel tenere viva la memoria storica del Popolo Siciliano e per la dedizione e laffetto verso u Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti! A consegnare la targa, la Professoressa Giambrone, sua allieva prima e, successivamente, sua collega di insegnamento universitario, legata al Professore Mirto da un rapporto di profonda e sincera amicizia.
I lavori sono stati introdotti da Arturo Frasca, della segreteria provinciale di Ragusa, che ha sinteticamente elencato alcune delle principali tematiche su cui si incentra limpegno dellFNS, nellottica di una crescita economica e sociale della Sicilia e dei Siciliani. Ha preso la parola, quindi, il Professore Mirto, che ha affascinato i presenti ripercorrendo eventi storici non a tutti noti e tenendo una vera e propria lezione sulla nascita e sullo sviluppo della gloriosa Contea di Modica.
Sono altresì intervenuti Gaetano Valle, della segreteria provinciale di Enna, che ha focalizzato lattenzione soprattutto sulle problematiche agricole che attanagliano la sua provincia, ed il dottor Giancarlo Alagna, presidente dellAssociazione SiciliaCatalunya, che ha invece incentrato il suo intervento sulla necessità di privilegiare, in Sicilia, attività produttive, sia agricole che industriali, a basso impatto ambientale ed ecocompatibili.
Ha concluso i lavori il Segretario Giuseppe Scianò, che ha incantato la platea dei presenti con una ricostruzione storica delle vicende di Sicilia, a partire dalla guerra del Vespro e fino ai nostri giorni, nonché con unanalisi oggettiva e documentata dei principali problemi che interessano la Sicilia dei nostri giorni, suggerendone altresì chiavi di lettura e possibili soluzioni.
Numerosi e qualificati gli interventi da parte dei presenti, con lespresso invito, avanzato al professore Mirto ed al dottor Scianò, a partecipare a progetti di istruzione presso alcune scuole della provincia di Ragusa.
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