«Ou, ma lei è ggionnalista o pubblico ministero»? Sono le parole rivolte con tono aggressivo stamattina in piazza Università dal sindaco di Catania Raffaele Stancanelli alla giornalista di Rai3 Antonella Gurrieri mandate in onda alle 14 all’interno del telegiornale regionale della Sicilia, minuto 12 circa) . Scenario dell’episodio un sit-in di protesta indetto dalle operatrici socio-assistenziali del Comune, che da sette mesi non ricevono il pagamento dello stipendio. La Gurrieri si trovava sul posto per realizzare un servizio sull’argomento, quando ha intercettato il primo cittadino, che si trovava a passare per via Etnea. Già innervosito dalle richieste di spiegazioni delle lavoratrici, Stancanelli nel corso dell’intervista ha inveito contro la giornalista rea di fare domande «scomode» e di chiedere conto al sindaco dei 7 mesi di arretrati (che per lui erano “solo” 4). A poche ore dall’accaduto, sulla vicenda a Catania è già dibattito: non tardano ad arrivare, sul web e non solo, numerose dimostrazioni di solidarietà alla giornalista aggredita, insieme ad aspre critiche da opposizione e cittadini sull’operato del sindaco.
Secondo quanto racconta la Gurrieri in un’intervista a SudPress, il sindaco etneo avrebbe accettato di parlare con le operatrici solo se non ci fossero stati giornalisti presenti. «Quando mi sono presentata racconta la giornalista – dapprima Stancanelli ha accettato di farsi intervistare per il servizio che stavo realizzando, ma poi, quando ho cominciato a fare domande per capire da quale parte stesse la ragione, ha cominciato ad inveire contro di me». Il primo cittadino, dopo averle chiesto se facesse «la giornalista o il pubblico ministero», ha accusato la Gurrieri di non saper fare il proprio mestiere e l’avrebbe invitata ad andarsene: «Mi voleva buttare fuori da piazza Università», racconta stizzita.
«Non ti aspetti di essere trattata in questo modo da un primo cittadino confessa la giornalista – come cittadina e come giornalista. Io ero lì per fare il mio lavoro». E condanna senza mezze misure il comportamento di Stancanelli: «Se è vero che la ragione non sta mai da una sola parte, evidentemente non era dalla sua, perché se fosse stato nel giusto non ci sarebbe stato motivo di comportarsi in quel modo. Bastava soltanto spiegare».
Sul web si susseguono parole di solidarietà alla giornalista, accompagnate da critiche per il comportamento del sindaco Stancanelli. Sono in molti, dopo l’accenno alla vicenda sulla nostra pagina facebook, ad esprimere disappunto. Reazioni replicate anche nei commenti all’intervista alla Gurrieri su SudPress. Solidarietà alla collega arriva anche dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia che definisce il fatto di una «gravità assoluta» e che, come afferma il segretario Concetto Mannisi, «dimostra, ancora una volta, come i nostri rappresentanti mal sopportino le domande dirette, scomode, non filtrate; quindi chi fa il proprio lavoro non mostrandosi accondiscendente nei confronti del potere». Anche perché, l’episodio di stamane, non è la prima aggressione verbale e non solo, purtroppo – ai danni di un operatore dell’informazione in servizio. «Ci auguriamo che quello del sindaco sia stato solo un momento di nervosismo in una mattinata difficile e che lo stesso Stancanelli sappia al più presto ristabilire l’equilibrio delle cose, scusandosi con la collega Gurrieri».
Già numerose le reazioni dell’opposizione politica catanese, che esprime vicinanza alla giornalista di Rai3. Il sindaco Stancanelli «Deve imparare leducazione e il galateo nei confronti di una donna e di una giornalista e soprattutto delle tante donne lavoratrici, che lavorano e non sono pagate», scrive Salvatore La Rosa del Pdci. Gli fa eco il collega Orazio Licandro: «Come si permette Stancanelli di cacciare da un luogo pubblico come una piazza un libero cittadino che, tra laltro sta facendo il suo lavoro?». Accuse da cui il primo cittadino si difende tramite una nota inviata alla stampa, in cui si precisa che «nessuna aggressione si è verificata nei confronti di ausiliari socio assistenziali né di giornalisti». Il sindaco, continua la nota «ha tentato un dialogo civile ma è stato oggetto di unevidente strumentalizzazione operata dallo sparuto gruppo di militanti politici che ha impedito qualunque dialogo, perchè solo animato dallintento di condizionarne lattività».
[Foto di Salvatore Torregrossa]
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